Anguillara, Lelio (detto Lelio da Ceri) . – Signore feudale (ca. 1510 – 1572).

Figlio di Lorenzo, il celebre condottiero detto Renzo da Ceri, e di Francesca Orsini, alla morte del padre (20 gen. 1536) divenne signore di Bieda (oggi Blera), mentre il fratello Giovanni Paolo ereditò il feudo di Ceri. A Bieda visse a lungo, incidentendo in modo significativo nella storia di quella comunità. Seguendo, a differenza del padre e del fratello, la carriera ecclesiastica, si dedicò a opere pacifiche: nel 1538 fece porre un bel pozzo marmoreo con il suo stemma nella piazza dinanzi alla collegiata della cittadina, da lui a più riprese beneficata; nel 1550 fece predisporre una nuova versione, in volgare (conservata a Roma nella Biblioteca del Senato), degli statuti civici redatti in latino nel 1515; alcuni anni dopo promosse un atto di conciliazione tra il Comune di Bieda e quello di Barbarano (29 maggio 1564), ponendo fine a una lunga lite sui confini. Alla sua morte (1572) la Camera Apostolica, ignorando i possibili diritti di Porzia figlia di Giovanni Paolo, rivendicò Bieda e ne prese possesso.

Bibl.: S. Franchi, voce Anguillara, Lelio (detto Lelio da Ceri) , in Dizionario storico biografico del Lazio, Vol. Io , Roma 2009; D. Mantovani, Gli Anguillara di Ceri, ultimi Signori di Bieda (Blera) , in “Biblioteca e Società”, V, 1983, n. 3-4, pp. 11-14.

[Scheda di Redazione – Cersal]