Arata Pietro – (Civitavecchia, 1727 –  Civitavecchia, s.d.)

Figlio di Bartolomeo chirurgo nella Galea Capitana della flotta pontificia di stanza a Civitavecchia, appartenente ad una antica famiglia di origini liguri, nacque in questa città nel 1727. Nel 1750, poco dopo l’elezione di Clemente XIII, fu eletto Camerlengo nella magistratura cittadina. Nel 1753 sposò Margherita Bargigli figlia del quondam Marco, di Livorno ma residente ormai da anni in Città. Ebbe sei figli alcuni dei quali si distinsero nel campo delle relazioni commerciali con diversi paesi europei. Autore di opere di carattere ecclesiastico, ha lasciato un manoscritto intitolato Ritratto Istoromanzico della venuta in Civitavecchia di Papa Clemente XIII, l’anno 1762 scritto da Pietro Arata dilettante Civitavecchiese. Completa il manoscritto con un’elencazione dei santi, dei pontefici, dei monarchi e dei vescovi che onorarono la città e con una minuziosa descrizione dei doni elargiti al Pontefice dalle autorità e dalle comunità circostanti in occasione della sua venuta. Con un’originalità compositiva, intercalata da rime baciate, offre immagini preziose di Civitavecchia e della popolazione nel periodo della permanenza in Città di questo pontefice, protrattasi dal 27 aprile al 7 maggio. Nel frontespizio aggiunge con minuti caratteri “Da occultarsi in sua vita agl’occhi altrui – Proibito dal compositore, onde non debba leggeri da veruno”: questa nota è testimonianza, forse più che del suo essere schivo, della volontà e della consapevolezza di evitare un confronto con le prime opere storiografiche che G. Torraca (Delle antiche terme Taurine esistenti nel territorio di Civitavecchia…, In Roma, 1761) e A. Frangipane (Istoria dell’antichissima città di Civitavecchia, In Roma 1761) pubblicano in quello stesso anno sulla storia della città.

BIBL. – V. Vitalini Sacconi, Gente, Personaggi e Tradizioni a Civitavecchia – dal Settecento all’Ottocento, ed Cassa di Risparmio di Civitavecchia, 1988; O. Toti (a cura di), Ritratto Istoromanzico della venuta in Civitavecchia di Papa Clemente XIII, l’anno 1762 scritto da Pietro Arata dilettante Civitavecchiese, Prospettiva Editrice, 2013.