Calandrini, Alessandro – Pittore (Tarquinia, 1870 – Tarquinia, 1951)
Nato da Giuseppe e Assunta Toti, aveva frequentato l’Accademia di belle arti a Roma ed era stato allievo del pittore e ceramista cornetano Antonio Scappini. Era proprietario terriero e si dedicò alla sua terra acquistando fama anche come casaro; fu entusiasta cacciatore e poi pittore, ceramista e abile disegnatore. Era vestito sempre in maniera estrosa ed era un buontempone. Il suo sarcasmo, soprattutto quando giocava a biliardo con Giovanni Meraviglia, era l’occasione per piccole performance che attiravano sempre circoli di curiosi.
Ha lasciato a Tarquinia diverse testimonianze del suo lavoro: come pittore lavorò soprattutto con la tecnico del pastello ma vi sono anche alcune belle opere ad olio su tela. I pastelli gli servirono soprattutto per eseguire ritratti: tra i meglio riusciti quelli di Vincenzo Aquilanti e di sua moglie Maddalena Pelatelli, del 1921, esposti per la prima volta in una mostra di artisti cornetani che si tenne a Tarquinia a Palazzo Vitelleschi nel 1939.
Sviluppo un’attività di ceramista, servendosi del forno del maestro Sesto Sbrana nella sua bottega di Via delle Torri per la cottura ma delle sue opere, in parte vendute, in parte distrutte rimangono pochi esemplari; con Scappini e Sbrana il C. sviluppò anche abilità nella riproduzione di manufatti etruschi grazie ad una profonda conoscenza delle tecniche antiche.
BIBL. – Lorenzo Balduini, Piccole biografie di tre artisti cornetani dimenticati, Egidio Querciola, Filippo Grispini, Alessandro Calandrini, in “Bollettino della Società tarquiniense di arte e storia”, 1996, n. XXV, pp. 113-151.
[Scheda di Luciano Osbat – Cersal]