Carlucci, Paolo – Sacerdote (Morlupo, 1 nov. 1813 – Ivi, 21 ott. 1883)
Figlio di Domenico e Chiara Gigli era nato a Morlupo il 1° novembre 1813. Nella sua famiglia c’erano anche i fratelli Bernardino e Antonio e le sorelle Margherita e Teresa. Diventato prete, era cappellano del legato Raschi e della tenuta di Scorano quando, nel 1850, fu accusato davanti il Tribunale della Sacra Consulta e condannato per “grida e canti sediziosi” insieme ad altri quattro notabili del paese. In effetti Carlucci aveva dato la sua adesione alla Repubblica Romana ed aveva avuto anche incarichi ufficiali nel Comune di Morlupo in quegli anni perché sorvegliante dei luoghi pii e redattore degli inventari dei beni delle chiese e dei luoghi pii e quindi era legittimo che la polizia pontificia lo sospettasse.
Dopo il ritorno a Morlupo (aveva passato cinque mesi in carcere in attesa del processo) continuò ad essere oggetto di critiche per il suo passato repubblicano e nel settembre 1851 fu nuovamente arrestato e portato in carcere a Roma. Questa volta oltre ai suoi parenti anche il Vescovo di Nepi-Sutri intervenne in suo favore e fu nuovamente scarcerato; ottenne di essere trasferito a Magliano Pecorareccio (oggi Magliano Romano) dove per alcuni anni insegnò in quella scuola. Solo dopo il 1870 il Carlucci potè ritornare a Morlupo dove continuò a vivere senza ulteriori fastidi fino alla sua morte avvenuta il 21 ottobre 1883.
BIBL. – S. Mariani, Morlupo nel Risorgimento, Roma 1991, passim; C. Lodolini Tupputi, L’archivio riservato del Ministero di grazia e giustizia dello Stato pontificio (1849-1868), Roma 2012.