Cecconi, Lorenzo – Pittore (Roma, 13 ago. 1863 – ivi, 12 marzo 1947).

Figlio di un restauratore di quadri, compì la sua prima formazione frequentando i corsi di Aurelio Tiratelli presso l’Accademia di San Luca. Esordì all’Esposizione Internazionale di Roma del 1890, alla quale presentò diversi dipinti raffiguranti vedute della campagna laziale ed alcuni scorci di Roma: un’opera gli verrà acquistata da Umberto I. Fra i soggetti prediletti dell’artista, che si dedicherà quasi esclusivamente al paesaggio, le vedute dal vero della campagna laziale, con particolare attenzione per la zona delle Paludi Pontine. Partecipò con regolarità alle mostre della Società degli Amatori e Cultori di Belle Arti e dal 1904 fu socio de «I XXV della Campagna Romana», associazione di artisti che promuovevano gli insegnamenti di Nino Costa basati sullo studio diretto della natura e sulla pittura en plein air: il gruppo aveva l’abitudine di spostarsi regolarmente in diversi luoghi della Campagna Romana, alla ricerca dei soggetti per i propri dipinti.

Nel suo ricco repertorio si ricordano, fra gli altri, l’olio intitolato Lago di Nemi, acquistato alla Mostra del Paesaggio del 1926 per la Galleria Comunale d’Arte Moderna di Roma, che fa parte di una serie di tele dedicate alle vedute dei fiumi e dei laghi laziali, fra cui II Tevere a Castel Giubileo e Lago di Bracciano. Poco più tarde sono altre due tele, facenti parte anch’esse delle collezioni della Galleria Comunale di Roma, aventi per soggetto II Soratte e una Campagna autunnale, una veduta della campagna nei pressi di Riano. L’amore dell’artista per le vedute laziali lo porterà ad essere uno degli illustratori del volume di Arnaldo Cervesato, la Campagna Romana.

Seguendo gli insegnamenti patemi C. si dedicò anche al restauro, recandosi per questo motivo anche in India: i ricordi di quel soggiorno, una serie di disegni di interni, verranno esposti alla Mostra Coloniale tenutasi nel 1931 a Roma. Nel 1939 partecipò alla III Quadriennale romana con l’opera Vecchi ulivi, mentre l’anno seguente espose alla IX Mostra del Sindacato Interprovinciale Fascista di Belle Arti due vedute della campagna laziale intitolate rispettivamente Colonna e Tevere.

BIBL. – Gerhard Wiedmann in saur, XVII, pp. 445-446; saur Index, II, p. 503; Mammucari – Berri 2000, pp. 54-55; Gagliardini 2004a.

[Scheda di Agnese Sferrazza – Ansl]