Bottega italiana, sec. XX, Crocifisso del secolo XX e affresco con santi del sec. XVIII, legno, cm 90.0 (H)

Nella chiesa di S. Giovanni Battista a Tuscania è una scultura lignea del Crocifisso[1], descritta da Maria Luisa Sini, attorno alla quale sono dipinti quattro santi[2]. Inginocchiata sulla sinistra si trova la Maddalena, con i capelli biondi, sciolti sulle spalle, un’ampia veste di colore verde scuro e sopra un manto arancio e ocra con l’interno bianco che la avvolge morbidamente. Ha il volto di un bell’incarnato roseo, di profilo rivolto in alto verso il Cristo e con la mano sinistra abbraccia la Croce. In piedi, alle sue spalle, s. Lorenzo, riccamente abbigliato nella sua veste di diacono color porpora finemente decorata in oro, tiene con lamano destra una graticola, suo attributo del martirio, e rivolgendo lo sguardo allo spettatore, con la mano sinistra indica la Croce. Sulla destra, in piedi, in secondo piano, s. Antnio di Padova indica il Cristo con la mano destra mentre con l’altra tiene il libro e il candido giglio, suoi attributi. Il volto è leggermente abbassato e di tre quarti ma lo sguardo è rivolto alla Croce. Inginocchiata sulla destra, in primo piano, s. Verdiana da Castel Fiorentino, nella sua veste di monaca eremitica e con gli inseparabili serpenti, in genere due ma, nel dipinto, visibile solo uno, metafora animale del maligno che diventeranno nella tradizione iconografica i suoi attributi caratteristici. Il serpente le avvolge il braccio destro con il quale la santa indica il Crocifisso, mentre con uno sguardo calmo e severo fissa lo spettatore. In alto, ai lati della croce, due angeli in volo invitano a guardare il Cristo.

Secondo Sini il dipinto presenta ‘volti popolari e fattura provinciale’, lo stato di conservazione non è ottimo per via di alcune fessurazioni ma i colori sono vivaci. L’opera è stata molto ridipinta nel corso dei secoli. Forse la fattura non è eccezionale ma lo è il fatto che a Tuscania è l’unica opera rimasta raffigurante una Crocifissione con una croce dipinta sul muro mentre il Cristo ed il cartiglio, realizzati in legno, sono elementi scultorei a tutto tondo applicati sopra. Inoltre è l’unica opera nelle chiese di Tuscania in cui compare s. Verdiana da Castel Fiorentino, una santa molto venerata a Firenze e in tutta la Toscana, on comune a Tuscania ma che sicuramente lo era nella prima metà del ‘600 quando il committente, Lorenzo Venanzi, fece realizzare l’altare[3].

[1] Bottega italiana, sec. XX, Crocifisso del secolo XX e affresco con santi del sec. XVIII, legno, cm 90.0 (H) [EL@0020].

[2] Bottega italiana, sec. XVIII, Crocifisso del secolo XX e affresco con santi del sec. XVIII (Santa Maria Maddalena; San Lorenzo; Sant’Antonio da Padova), tempera su muro, cm 270.0 (H) [EL@0021].

[3] M. Luisa Sini, pp. 172-173.

[Scheda di Elisa Angelone – Cersal]

Dal web: Catalogo BeWeB