Firmina – Santa, martire (Sec. IV d. C.).
Secondo la passio, non anteriore al sec. VI, F., figlia del praefectus Urbis Calpumio, avrebbe convertito il consularis Olimpiade, che aveva tentato di sedurla. Quest’ultimo sarebbe stato poi ucciso da un tale Megezio augustalis e sepolto da F. in un fondo di sua proprietà chiamato Agulianus o Agolianus, il 1° dicembre. F. sarebbe stata martirizzata sotto Diocleziano e sepolta, il 24 novembre, da un certo Onorio nello stesso fondo, nei pressi della città di Amelia, in Umbria.
Un altro racconto afferma che sarebbe stata sepolta, il 20 dicembre, a Civitavecchia, l’antica Centumcellae, vicino al porto. Un terzo testo, intitolato De inventione corporis, descrive la scoperta delle reliquie della santa da parte di un vescovo di nome Pasquale, ad Amelia, sotto il pontificato di Adriano II (867-872). Secondo il Lanzoni la duplice redazione indica due diverse celebrazioni della medesima santa: una ad Amelia e una a Civitavecchia. Nella città laziale, la memoria di santa F., patrona dei naviganti, si celebra solennemente il 28 aprile, giorno in cui ricorre l’anniversario dell’arrivo delle reliquie della vergine da Amelia (27 apr. 1647).
ricordata in diverse raffigurazioni, soprattutto nella diocesi di Terni-Narni-Amelia, si segnala un reliquario della Santa.
BIBL. – BHL, Supplemento, p. 126, nn. 3001 b, 3001 d, 3001 f; Lanzoni 1927, pp. 417-423; Calisse 1936, pp. 36-37; Giovanni Lucchesi in Bibliotheca Sanctorum, V, col. 865.
[Scheda di Andrea Maurizio Martolini – Insr]