Gandolfi Francesco – Vescovo (Sanremo 2 nov. 1810 – Roma 22 febbr. 1892).
Di origini romane, dottore in utroque iure, socio di varie accademie letterarie e scientifiche, fu ordinato sacerdote il 13 giugno 1835. Fu provicario della diocesi di Sabina, più tardi vicario generale, rettore del seminario diocesano di Magliano e infine vescovo suffraganeo della stessa diocesi. Nominato vescovo titolare di Antipatride il 14 apr. 1848, il 24 sett. 1868 venne trasferito alla diocesi di Corneto-Tarquinia- Civitavecchia, da dove si dimise nel genn. 1882. Il 24 genn. 1882 fu trasferito alla sede titolare di Doliche. Durante il suo governo della Diocesi intervenne per il restauro della cattedrale dedicata a S. Maria e Margherita che cambiò completamente il suo aspetto interno e durante il quale emersero e furono recuperati gli affreschi successivamente attribuiti ad Antonio del Massaro detto il Pastura. L’avvio dello stato unitario fu occasione di violenti scontri verbali tra il G. e il sindaco del tempo di Corneto-Tarquinia, Luigi Dasti, fin quando lo stesso sindaco non avviò una politica di avvicinamento agli ambienti più aperti del cattolicesimo locale che portarono anche ad alleanze con figure rappresentative del mondo cattolico come quelle della famiglia Bruschi Falgari e ad accomodamenti sul fronte della scuola e dell’associazionismo. Il G. è autore di lettere pastorali indirizzate al clero e ai fedeli nelle quali, all’inizio del suo governo della chiesa locale, fissava le linee del suo ministero.
Bibl. — «Annuario Pontificio» 1869; «La gerarchia cattolica» 1883; HC, VIII, pp. 110, 206, 227, 248; F. Moretti, Gli affreschi del Pastura nella chiesa di S. Maria e Margherita in Corneto, in “Bollettino della Società tarquiniense di arte e storia”, XXX, pp. 135-170.
[Scheda di Daniele De Marchis – Msl; revisione di Luciano Osbat-Cersal]