Giacomo di san Luigi, c.p. (al secolo Giacomo Gianiel) – Servo di Dio (Tinizog, [Svizzera], 3 mar. 1714 – Cedere, 14 ago. 1750).
Figlio di Giovanni Gianiel e di Anna Maria Durbant, a 16 anni si recò a Roma in cerca di occupazione, essendo assunto in qualità di scudiero dal nobile Bartolomeo Corsini. Frequentò assiduamente l’oratorio del Caravita e si adoperò alacremente in favore dei malati ricoverati negli ospedali romani. Motivi di salute gli preclusero la vita religiosa nei Frati Minori Francescani. Fu invece accolto da san Paolo della Croce nel noviziato passionista sito sul Monte Argentario, dove vestì l’abito il 18 die. 1742 e, grazie a una dispensa pontificia, fece la solenne professione prima dei termini stabiliti, il 12 genn. 1743.
Vicino alla spiritualità di padre Fulgenzio di Gesù, rimase per cinque anni nel ritiro della Presentazione dell’Argentario con l’incarico di coadiutore; nel 1743 fu trasferito nel ritiro della Madonna del Cerro, a Tuscania, dove svolse le mansioni di cuoco e portinaio. Ammalatosi gravemente, fu ospitato presso la famiglia Falandi a Cellere, dove morì. Il processo di beatificazione ebbe inizio nel 1880, con il processo ordinario ad Acquapendente; dopo un periodo di sospensione, l’iter riprese il 6 feb. 1930 e il permesso per il proseguimento si ebbe il 6 die. 1942. Nel 1982 è stata preparata la Positio super virtutibus.
BIBL. e FONTI – Roma, Archivio della Postulazione, Positio super introductione causae; Positio super virtutibus. Luca di s. Giuseppe 1876; Zoffoli 1963-68, I, pp. 583-584; Menegazzo 1985; Bordo 1987; Gioacchino De Sanctis in Bibliotheca Sanctorum, Appendice I, coll. 557-558; DIP, VI, col. 1243.
[Scheda di Barbara Scanzani – Ibimus]