Giovanni – Vescovo (Civita Castellana, Sec. XIV)
Alla metà del secolo succedettero sulla cattedra di Civita Castellana ecclesiastici viterbesi: nel 1348 un Giovanni di Azzone dei Signori di Torre S. Stefano, arciprete di Viterbo dal 1320 al 1348 che però rimase sempre presso la corte di Avignone. Alla sua morte gli successe l’agostiniano Stefano, anche lui viterbese, il 12 lug. 1359. Poi ci fu un nuovo Giovanni, frate domenicano, che risulta citato più volte nei versamenti triennali alla Camera apostolica e che resse la diocesi dal 1367 al 1388. Era il periodo funestato dalle lotte per la riconquista dello stato da parte dei pontefici e poi dallo scisma della Chiesa d’Occidente con le conseguenti nomine contrapposte da parte dei pontefici concorrenti e le accuse che si muovevano spesso ai vescovi nominati dall’uno di voler prendere accordi con l’altro. E questo capitò anche al vescovo G. accusato di aver sobillato alcune città contro il papa che l’aveva eletto.
Dopo la sua morte a quella sede fu eletto prima un Marsilio, poi un Angelo poi ancora Giovanni de Arcionibus con il quale si giunge ai primi anni del secolo XV.
I vescovi del nuovo secolo furono Stefano, poi un Giovanni Giorgio che la resse fino al 1432 e in seguito ancora un Giovanni che la reggeva nel momento della unificazione con quella di Orte (1437).
BIBL. – M. Mastrocola, Note storiche circa le Diocesi di Civita C. Orte e Gallese. Parte II. Vescovadi e vescovi fino alla unione del 1437, Civita Castellana, 1965, pp. 45-50; G. Battelli, Latium, Città del Vaticano, 1946, pp. 443-447; HC, vol. I, p. 190.
[Scheda di Luciano Osbat – Cersal]