Ilario da Viterbo – Pittore (Viterbo [?] secc. XIV- XV).
La conoscenza di prete Ilario da Viterbo è legata alla realizzazione della pala della Porziuncola, firmata e datata 1393, commissionata da frate Francesco di Sangemini, in seguito alla raccolta delle elemosine. Il linguaggio della grande pala denuncia, in maniera evidente, influssi della scuola senese, in particolare di Simone Martini (alla cui Annunciazione si ispira palesemente quella della tavola di Assisi), ma anche di quella orvietana. Non è possibile, però, a tal proposito, un legame parentale di Ilario da Viterbo con l’orvietano Ugolino di prete Ilario, già operante alla metà del XIV secolo, come ha dimostrato il Faldi. Dopo il soggiorno ad Assisi, l’artista è nuovamente testimoniato a Viterbo tra il 1399 e il 1418, come priore della canonica di S. Angelo, sebbene l’identificazione tra il pittore e il priore non sia del tutto convincente (Moretti); tutte perdute, invece, le opere realizzate da Ilario nella città natale.
BIBL.-Faldi 1970, pp. 12-14; Fratini 2002; Ruggieri – Bruni 2002; Sensi 2002; Simona Moretti in DBI, 62, pp. 232-233.
[Scheda di Massimo Giuseppe Bonelli – Ansl]