Lautfredo – Vescovo (Sec. VIII)

Si discute se la sede episcopale di Castro nasca dal trasferimento di un episcopato sorto sulle rive del Lago di Bolsena (Visentium) e poi abbandonato all’arrivo dei Longobardi oppure da un episcopato che aveva avuto sede a Vulci, presso il Mare Tirreno e abbandonato all’arrivo dei Saraceni. Mentre vi è traccia di un episcopato a Visentium non vi è conferma di un episcopato a Vulci che pur era stata città importante durante e dopo la fine dell’impero romano. Sposando la prima tesi si trovano vescovi di Castro a partire dall’inizio dell’Ottavo secolo. C’è un vescovo Teodoro verso il 719 e poi un vescovo Lautfredo che figura intervenuto al Concilio Lateranense IV del 769. Il Concilio convocato da papa Stefano III, nella prima e seconda sessione si pronunciò contro l’antipapa Costantino mentre nelle sessioni successive si occupò dei criteri per l’elezione dei papi e della iconoclastia. Su questo punto si prescrisse che si doveva la venerazione ai corpi dei santi, alle reliquie dei martiri, alle loro immagini e alle loro basiliche.

Dopo Lautfredo risulta un vescovo di Castro di nome Giordano che sottoscrisse un Concilio di Roma nell’ultimo decennio del secolo Ottavo e poi c’è il vuoto per circa un secolo e mezzo.

BIBL. – F. Lanzoni, Le diocesi d’Italia dalle origini al principio del secolo VII (an. 604), Faenza, 1927, pp. 527-528; E. Stendardi, Memorie storiche della distrutta città di Castro, 3^ ed. 1993, Grotte di Castro, Tipografia Ceccarelli, 1993, pp. 65-66; Istituto Giovanni XXIII, Dizionario dei Concili, Roma, Città Nuova editrice, 1966, pp 196-198; C. Nanni, Castro e il suo santo vescovo. San Bernardo vescovo di Castro, Roma, LAS, 2004, pp. 41-50.

[Scheda di Luciano Osbat – Cersal]