Magnaschi, Ludovico – Vescovo (Sec. XVI)
Tra il 1529 e il 1532 furono nominati vescovi di Castro prima Leone dei Leoni e poi Francesco Boscheni e in questo periodo i vescovi di Castro cominciarono a tenere in commenda la Basilica del S. Sepolcro di Acquapendente. Alla morte del Boscheni fu eletto Ludovico Magnaschi di Santa Fiora, cappellano del papa Paolo III: era il 20 ottobre 1535 e Alessandro Farnese era diventato papa da un anno e stava preparando l’investitura del Ducato di Castro per il figlio Pier Luigi che avverrà nell’ottobre 1537.
Magnaschi resse la diocesi fino al 1543 quando fu trasferito alla Diocesi di Assisi e al suo posto fu nominato Girolamo Maccabei (v.).
Sono questi gli anni durante i quali Castro avviò quella trasformazione che da bicocca di zingari come la definì Annibal Caro stava per diventare una città ideale sotto le mani del suo ideatore cioè Antonio Sangallo il Giovane.
BIBL. – E. Stendardi, Memorie storiche della distrutta città di Castro, 3^ ed. 1993, Grotte di Castro, Tipografia Ceccarelli, 1993, pp. 69-70 e p. 93, 99-104; HC, vol. III, p. 157; G. Signorelli, Viterbo nella storia della Chiesa, vol. II. p. II, pp. 118-121; C. Nanni, Castro e il suo santo vescovo. San Bernardo vescovo di Castro, Roma 2004, pp. 16-28
[Scheda di Luciano Osbat – Cersal]