Leonelli, Cesare – Avvocato, Partigiano, Martire delle Fosse Ardeatine (Campagnano, 14 ago 1906 – Roma, 24 marzo 1944)

Nato a Campagnano di Roma il 14 agosto 1906 da Gregorio e da Rosa Capuani, si trasferisce presto a Roma nel quartirere Prati dove risederà poi con la moglie Ignazia Polizzi e il figlio Sergio. Si era laureato in giurispridenza e aveva avviato la professione di avvocato. Dopo l’8 settembre 1943 aveva aderito al Partito d’Azione ed era divenuto capo settore nella zona Prati dedicandosi in particolare all’organizzazione militare e alla circolazione della stampa clandestina.

Viene arrestato il 2 marzo 1944 durante una perquisizione fatta in casa sua da agenti fascisti che fermano anche  Vincenzo Saccotelli, anche lui del Partito d’Azione,  che si trovava insieme a lui. Cesare viene malmenato davanti alla moglie e al figlio prima di essere portato via; il 5 marzo è a Regina Coeli dopo interrogatori e torture subite e la moglie lo può vedere una sola volta. Il 24 marzo è inserito nella lista che il questore Caruso fornisce a Kappler a seguito dell’attentato di Via Rasella e  lo stesso giorno viene trucidato alle Fosse Ardeatine insieme al suo amico Saccotelli e ad altri 333 martiri.

BIBL.: M. Avagliano, M. Palmieri, Le vite spezzate delle Fosse Ardeatine. Le storie delle 335 vittime dell’eccidio simbolo della Reistenza, Torino, Einaudi, 2024, p. 303.

[Scheda di Luciano Osbat – Cersal]