Ottaviano, Armando – Insegnante, Antifascista, Martire delle Fosse Ardeatine (Fresagrandinaria, 20 nov. 1919 – Roma, 24 marzo 1944)

Era figlio di Vitamato e di Rosina De Lellis ed era nato il 20 novembre 1919 in provincia di Chieti. Il padre era un acceso antifascista e per questo sottoposto ai soprusi e alle intimidazioni dei fascisti locali. La famiglia si trasferisce a Roma nel 1931 dove Armando prosegue gli studi e li completa nella Facoltà di Lettere della Sapienza con la laurea del gennaio 1944. Dopo l’armistizio aveva aderito a “Bandiera rossa” e svolto una intensa attività clandestina sia a Roma che nell’Alto Lazio, in particolare nelle zone di Tuscania e di Tarquinia dove gli era stato affidato il compito di fungere da collegamento tra i diversi gruppi che operavano localmente, in particolare la formazione “Giacomo Matteotti” che agiva a Tuscania e il gruppo “Valenti” che operava a Tarquinia. Il 16 marzo 1944, rientrato a Roma, fu arrestato nella sua abitazione da squadristi che cercavano il padre  e, non trovandolo, portarono il figlio prima a Via Tasso dove fu interrogato e torturato e poi fu trasferito a Regina Coeli. Il 24 marzo 1944 fu incluso nella lista che il Questore Caruso aveva stilato obbedenbdo all’ordine di Kappler e lo stesso giorno fu trucidato alle Fosse Ardeatine. A Tuscania, in Piazza Franco Basile, una lapide posta dall’Amministrazione comunale, lo ricorda ai cittadini.

BIBL.: A. La Bella, R. Mecarolo, L. Amadori, Martiri viterbesi alle Fosse Ardeatine. Per non dimenticare, Viterbo 1996, pp.  149-151; M. Avagliano, M. Palmieri, Le vite spezzate delle Fosse Ardeatine. Le storia delle 335 vittime dell’eccidio simbolo della Resistenza, Torino, Einaudi, 2024, pp. 406-409.

[Scheda di Luciano Osbat – Cersal]