Liberato di Cola, da Bagnoregio – Letterato (Sec. XV).
Figlio di Ventura di Cola e di Antonia di Manicuccio Scagnoli della contrada di Civita, era di condizione abbastanza agiata. Aveva una sorella, Angelina, che si sposerà nel 1454 con Giorgio di Piacenza e nell’occasione della definizione della dote si capirà la cospicua consistenza dei beni della famiglia. L. fu umanista e per guadagnarsi il suo vivere fu pellegrino da una città all’altra. Il 12 dic. 1458 si trovava ad Amelia e da qui datava la trascrizione delle Metamorfosi di Ovidio (trascrizione poi finita alla Biblioteca Vaticana); al termine dell’opera poneva una elegia con la dedica a Pier Francesco Bussi della importante famiglia viterbese, forse suo discepolo. Nell’ottobre del 1459 dedicava invece una elegia a Poggio Bracciolini nella quale accennava alle difficoltà della sua vita errabonda, all’ammirazione sua e di suo padre per il poeta a parlava anche delle origini della sua Città.
Non vi sono altre notizie sulla vita e sull’opera di questo umanista bagnorese.
BIBL. – F. Macchioni, Storia di Bagnoregio dai tempi antichi al 1503, Viterbo, 1956, pp. 475-479 [Scheda di Luciano Osbat – Cersal]