Bottega italiana, sec. XVII, Madonna immacolata, legno dorato, cm 150.0 (H)

L’abside della Basilica con-cattedrale del Santo Sepolcro ad Acquapendente conserva una stata della Vergine Immacolata. L’inventario di tutte le robbe appartenenti alla cattedrale che da Castro furono portate ad Acquapendente comprende anche l’immagine dell’Immacolata[1] a rilievo di legno, con il suo angelo e con corona di ottone indorata con undici pietre di cristallo.  Il simolacro, opera del Cinquecento, fu trasportato in Acquapendente nel novembre del 1649, oggi è conservata in una nicchia nel catino dell’abside. Il trasferimento da Castro avvenne assieme ad altri arredi e vasi sacri, reliquie, campane della cattedrale di S. Savino. La statua lignea della Madonna Immacolata venne collocata in un primo momento in una nicchia ricavata nella parete della navata destra; questa collocazione non piacque ai pellegrini e agli abitanti della città di Castro, così venne trasferita, probabilmente prima del 1780, in una nuova nicchia del catino absidale.  Fu il vescovo Bernardo Bernardi, alla metà del XVIII secolo (1746-1758), ad auspicare per primo una solenne incoronazione della Vergine Immacolata, che avvenne il 28 maggio 1780 da parte del Capitolo Vaticano. Lo stesso Bernardi, il 4 dicembre 1751, propose pubblicamente in Duomo la Madonna Immacolata come Patrona della Città e della Diocesi[2]. Nel 1891 la statua fu di nuovo dorata da Domenico Rosati di Grotte di Castro a spese dei canonici[3].

[1] Bottega italiana, sec. XVII, Madonna immacolata, legno dorato, cm 150.0 (H) [EKT0017].

[2] La devozione mariana nella chiese di Acquapendente, a cura di M. Ceccariglia e D. Dottarelli, Acquapendente 2005, pp. 9, 14.

[3] Scheda OA, 1972.

[Scheda di Elisa Angelone – Cersal]