Oggi nell’abside di sinistra della chiesa cattedrale di San Lorenzo a Viterbo, unica rimasta delle tre già esistenti, nella cui curvatura che sembra affrescata sui primi del Quattrocento, è visibile, benché assai danneggiata, una Madonna in trono, in mezzo ai santi Pietro e Paolo, e pochi altri resti di figure e di decorazioni architettoniche. È il più antico dipinto conservato nella chiesa [1]. Il volto della Madonna è andato distrutto dai bombardamenti, sulla destra è un residuo della graticola affrescata, simbolo del martirio di san Lorenzo[2].
Al centro, sul trono, è seduta la Vergine che indossa una veste rosa e mantello turchino; sulla destra tiene il Bambino. Ai lati del trono due angeli. L’immagine oggi non è più visibile, la foto proviene dal volume dedicato all’ingresso del vescovo Trenta nella Diocesi di Viterbo (1915). A sinistra inquadrato in un arco gotico fiorito, è san Paolo con la spada nella destra e un cartiglio nella sinistra. Analogamente a destra del trono è san Pietro con le chiavi nella destra e un cartiglio nella sinistra. Ai lati delle figure dei due santi si scorgono altri frammenti di affreschi raffigurati altri santi che è impossibile identificare. Anche in alto, nel catino absidale si trovano due lacerti di affreschi. Sono tra i più antichi dipinti esistenti tutt’oggi nella chiesa. Risalgono all’epoca in cui l’edificio sacro venne abbellito e probabilmente restaurato. Coperti dalla decorazione seicentesca, rimasero sconosciuti fino a quando la Sovrintendenza ai monumenti di Roma e del Lazio non li rimise in luce durante i lavori di restauro del 1916[3].
[1] [A. Scriattoli, Viterbo nei suoi monumenti, Roma 1915-20, p. 138
[2] M. Galeotti, L’Illustrissima città di Viterbo, Viterbo 2000, p. 579.
[3] SBAS, A. Pampalone, 12/00070572.
[Scheda di Elisa Angelone – Cersal]