Margioni, Antonio – Falegname, Martire delle Fosse Ardeatine (Civitavecchia, 19 dic. 1900 – Roma, 24 marzo 1944).

Era figlio di Giuseppe e di Margherita Galimberti ed era nato a Civitavecchia il 19 dicembre 1900. Fin dalla gioventù era un militante comunista. Si era sposato con Angela Trovarelli  nel 1926 ed aveva avuto quattro figli. Era un sorvegliato speciale dai fascisti per la sua fede comunista in occasione di manifestazioni cedlebrative che si svolgevano in città. Ma era considerato dai concittadini un uomo retto e onesto e per questo i fascisti non andarono oltre. Si trasferisce a Roma a causa dei bombardamentiu a Civitavecchia che avevano distrutto la casa dove viveva. Dopo l’8 settembre 1943  si impegna nel movimento di “Bandiera Rossa”. Fu arrestato il 13 marzo 1944 in via dell’Acqua Bullicante a Tor Pignattara mentre stava preparando un’azione; è condotto a via Tasso e poi a Regina Coeli. Dopo l’azione partigiana di via Rasella fu inserito nella lista di coloro che erano destinati ad essere elimi­nati per rappresaglia e ucciso alle Fosse Ardeatine. La sua morte viene registrata solo nel 1947 senza l’indicazione della data, a causa della difficoltà del riconoscimento dei corpi trucidati alle Fosse Ardeatine.

FONTI e BIBL.: https://antenati.cultura.gov.it/ark:/12657/an_ua19951138.   M. Avagliano, M. Palmieri, Le vite spezzate delle Fosse Ardeatine. Le storie delle 335 vittime dell’eccidio simbolo della Reistenza, Torino, Einaudi, 2024, p. 345; G. Mogavero, voce Margioni Antonio in Regione Lazio, Dizionario storico biografico del Lazio, Vol. II, Roma 2009.

[Scheda di Luciano Osbat – Cersal]