Orlandi, Clemente – Architetto (Roma, 1704/1715 – mag. 1775).

Formatosi a Roma, fu ammesso nella Congregazione dei Virtuosi al Pantheon nel 1732. La preferenza accordata nel 1743, a scapito di Carlo Marchionni, al suo progetto per il «restauro» interno della cattedrale di Sutri (ultimato nel 1753), grazie all’appoggio della Congregazione del Buon Governo gli aprì l’anno successivo le porte dell’Accademia di San Luca. L’elezione alla carica di principe dell’Accademia nel 1757 e 1769 coincise con il periodo di maggiore successo professionale di O., caratterizzato dalla realizzazione del nuovo portico della cattedrale di Sutri (1757-1759, completato nel 1768), e soprattutto delle sue due maggiori opere romane: il palazzo Bonaccorsi al Corso, oggi scomparso, da lui ristrutturato e ampliato tra il 1751 e il 1767, e la chiesa di S. Paolo Eremita (1767-1775), che rappresenta bene la sua tendenza alla semplificazione del vocabolario barocco.

Svolse una notevole attività nel Lazio, sia nel feudo di Nicolò Maria Pallavicini, per il quale realizzò le chiese parrocchiali di S. Leonardo a Civitella Cesi (1747-1756), e di S. Nicola di Bari a Colonna (1755-1759), sia presso comunità, sfruttando il suo ruolo di architetto pubblico del Tribunale delle Strade e del Buon Governo. Per i Pallavicini ripristinò anche l’antico acquedotto che riforniva la villa di Gallicano. Nel duomo di Rieti, nel 1758 diede i disegni del ciborio della cappella del Sacramento, e tra il 1763 e il 1771 partecipò alla realizzazione della cappella di S. Barbara. Non ebbe invece seguito il suo interessamento al restauro del timpano della facciata del duomo di Orvieto.

BIBL. – Guerrini 1992; Busi 2000; Manfredi 2003, p. 656.

[Scheda di Tommaso Manfredi – Ansl]