Pannega, Alfio – Poeta (Viterbo, 21 sett. 1925 – Ivi, 30 aprile 2010)

La madre era Giovanna (ma chiamata da tutti Caterina) ed era originaria di Ischia di Castro;  lui frequenta le scuole elementari a Bagnoregio, poi vive per un anno a Roma infine ritorna nel 1939 a Viterbo dove rimane per il resto della vita. E’ ragazzo durante la guerra e lavora a riparare le buche provocate dalle bombe sul campo d’aviazione; negli anni successivi fa lavori saltuari, raccoglie cartone dai negozianti che poi andava a rivendere, fa il calzolaio e il garzone in campagna, è anche muratore e pecoraio, ha lavorato in una impresa edile.

Ha abitato dove capitava: dalle grotte alla torre di Porta Faul fin quando non ha scoperto che lì accanto, al vecchio gasometro, era stato creato un Centro sociale autogestito. Si è trasferito lì ed è rimasto in quel posto per il resto della vita. E’ morto il 30 aprile 2010. Il gruppo “La banda del racconto” ha raccolto in un volume la testimonianza della sua vita attraverso una sorta di intervista autobiografica, la riproposizione di alcuni suoi brani che sono il canto della sua esperienza quotidiana,  le immagini di lui nell’ultimo tramonto della vita.

BIBL. – A. Ricci, A. Prota, V. Costa, Allora ero giovane pure io. Travagliata e poetica vita di Alfio Pannega, Vetralla 2010;

[Scheda di Luciano Osbat – Cersal]