Pippi, Giulio (detto Giulio Romano) – Pittore (Roma, ca. 1499 – Mantova, 1546).

Allievo prediletto di Raffaello Sanzio, collaborò con lui a Roma all’esecuzione degli affreschi nella stanza dell’Incendio di Borgo, nelle logge dei Palazzi Vaticani e nella loggia di Psiche nella villa Chigi detta «la Farnesina». P. compare nelle vesti di architetto non prima degli anni 1517-1519, quando partecipò, sempre in collaborazione con Raffaello, all’elaborazione dei progetti per il cortile del palazzo Branconio, per la Villa Madama e il palazzo Alberini. Alla morte del suo amico e maestro nel 1520, P. ne proseguì il lavoro in Vaticano, completando il programma decorativo della sala di Costantino. In questi anni si dedicò anche all’architettura, realizzando i progetti per la Villa Lante sul Gianicolo (inizio 1520) e il palazzo Stati Maccarani (ca. 1522-1530) a Roma.

Nel Lazio sono conservate diverse opere pittoriche di P.: il trittico nell’abside del duomo di Nepi; lo Sposalizio della Vergine nel coro di S. Francesco a Subiaco; la tela di S. Giovanni decollato nella parrocchiale di S. Giovanni a Campagnano Romano (attribuito); la Flagellazione in S. Michele arcangelo a Carpineto Romano (attribuito). Nel 1524 si trasferì a Mantova, chiamato alla corte del marchese Federico II Gonzaga, signore potente, ricco e appassionato d’arte; questo cambiamento segnò la fine dell’apprendistato artistico e la metamorfosi da «Giulio di Raffaello di Urbino» a «Giulio Romano». A Mantova P. elaborò numerosi progetti di architettura e di realizzazione di cicli decorativi: il palazzo Nuovo di Marmirolo (1522-1525); il palazzo Te (1525-1535); la palazzina di Margherita Paleologa (1531); l’appartamento di Troia e il padiglione della Rustica nell’area del Castello (1536-1539).

BIBL. – Giulio Romano 1989; Vinti 1995; Belluzzi 2002.

[Scheda di Micaela Antonucci – Ansl]