Ramat, Raffaello – Letterato (Viterbo, 26 giu. 1905 – Orvieto, 2 lug. 1967)
Nato a Viterbo il 26 giugno 1905 da madre viterbese (Giulia Scardigli) e da padre (Silverio) di origine piemontese e militare di carriera, nel 1910 si era trasferito a Firenze dove aveva completato la sua formazione. Ha fatto l’insegnante nelle scuole elementari prima e poi nelle superiori; nel 1931 si è iscritto all’Università e si è laureato nel 1935. Era entrato in contato con intellettuali e letterati come Nello Rosselli, Piero Calamandrei, Luigi Russo e Mario Fubini (e di questo fanno fede i carteggi con Luigi Russo, Angelo Barile, Mario Delle Piane, Tommaso Fiore recentemente pubblicati) e, insieme con Alberto Carocci aveva fondato nel 1941 la rivista “Argomenti” con collaboratori quali Ranuccio Bianchi Bandinelli, Cesare Luporini, Luigi Russo, Eugenio Montale e Giacomo Noventa. La rivista fu costretta a chiudere per la censura fascista. Egli aveva sposato Wanda Pieroni da cui ebbe tra gli altri Marco, Paolo e Silvio. Con Guido Calogero e Aldo Capitini fu tra i promotori di un movimento politico poi confluito nel Partito d’Azione. La sua partecipazione attiva alla Resistenza gli costò per due volte l’arresto e il confino. Si arruolò come partigiano nella Brigata Garibaldi Senigaglia. Nel dopoguerra fu consigliere comunale per il PSI a Firenze. Membro della Giunta comunale con il sindaco La Pira dal 1961 al 1964, fu direttore del giornale “La Difesa”. Morì in un incidente automobilistico nei pressi di Orvieto il 2 luglio 1967.
BIBL. – G. Fanti, L. Fanti, Storie dimenticate. Antifascismo, guerra e lotta partigiana nella provincia di Viterbo. Vol. I, Viterbo, 2020, p. 119.
[Scheda di Luciano Osbat – Cersal]