Rolando Veraldvcii – Mercante (sec. XIII).
Nonno di Raniero Gatti, capostipite della potente famiglia viterbese, nel 1217 è ricordato come prestatore di denaro e commerciante di cereali. A Viterbo possedeva palazzi, case e torri, che lasciò ai tre figli Bartolomeo, Leonardo e Veraldo; essi si trovarono a suddividersi anche un notevole credito che doveva essere riscosso dal padre, il quale aveva concesso ai suoi concittadini prestiti pari a 1500 libbre.
Il commercio e il prestito di denaro, uniti al cospicuo patrimonio immobiliare cittadino, costituirono la base della fortuna di R. e permisero l’ingresso della famiglia nell’aristocrazia cittadina. Il ramo di Bartolomeo prenderà come cognome Gatti, mentre il resto dei discendenti della stirpe di R. sarà designato come Brettoni o Gatteschi.
Bibl. – Kamp 1963, pp. 10-11; Angela Lanconelli, Gatti (Gattus), Raniero, in DBI, 52, p. 588.
[Scheda di Antonella Mazzon – Isime]