Rutilio Claudio Namaziano – Poeta (Tolosa?, V sec. d.C. – ?)

Poeta latino e politico romano, nato in Gallia (forse a Tolosa) e vissuto nel V sec. d.C. A causa delle diverse fonti manoscritte si dubita se nel suo nomen vada premesso Claudius o Rutilius e se il cognomen sia Namatianus o Numatianus. Suo padre, che egli chiama Lachanius, ebbe diverse alte cariche imperiali tra cui quella di governatore della Tuscia che, per la sua integrità, gli valse da parte degli abitanti della città di Pisa un monumento nel foro eretto in suo onore. Rutilio stesso occupò la carica di magister officiorum e quella di praefectus urbi della Roma capitale.

Alla notizia della morte del re visigoto Ataulfo fu costretto a fare ritorno nella sua terra nativa per curare i suoi interessi e dato che le strade erano insicure s’imbarca, probabilmente nel 417 d.C., a Portus Augusti sul Tevere, su di una nave leggera adatta al cabotaggio, la cymba, navigando sottocosta. Il viaggio così effettuato viene descritto nel De Redito Suo, un componimento in due libri giuntoci incompleto, del secondo restano solo pochi frammenti di cui alcuni scoperti qualche decennio fa.

Nel percorrere il litorale tirrenico, dopo il sacco di Roma avvenuto nel 410 d.C., da parte del visigoto Alarico, ci sono descritti luoghi ormai desolati come Pyrgi (Santa Severa), Castrum Novum (Inui) (Santa Marinella) e Centumcellae (Civitavecchia). L’autore racconta la leggenda del dio in sembianza di toro che ha generato la sorgente termale a cui è stato dato il nome di Terme Taurine. Il viaggio continua verso Gravisca, ma il resoconto si interrompe a Luni per la mancanza del secondo testo. Il tono della narrazione è dolente, rievocando l’eco dell’esilio ovidiano, evidenziato anche dalla metrica utilizzata nel poema che è il distico elegiaco.

N. è un aristocratico che non accetta il cambiamento dei tempi, rifiuta anche i culti cristiani, da lui considerati estranei alla tradizione romana e causa del decadimento. Per la critica letteraria rappresenta l’ultimo scrittore del mondo latino e pagano. La commedia anonima intitolata Querolus (Il brontolone) si suppone gli sia stata dedicata.

BIBL.- C. H. Keene, G. F. Savage Amstrong, Rutilii Claudii Namatiani. De Redito Suo. Libri Duo, London, 1907; M. Ferrari, Frammenti ignoti di Rutilio Namaziano, in “Italia Medioevale e Umanistica”, 16 (1973), pp. 15-30;  P. Li Causi, L’ esilio di un eroe culturale. Per una lettura antropologica del De reditu di Rutilio Namaziano, “Annali Online di Ferrara – Lettere”, II, 2007, pp. 62-77; S. Paglieri, Palinsesti rutiliani, Genova 2009; M. Squillante, Il viaggio, la memoria, il ritorno. Rutilio Namaziano e le trasformazioni del tema odeporico, Napoli 2005.

[Scheda di Glauco Stracci – Società storica civitavecchiese]