Chiesa e convento di S. Bonaventura (già S. Maria de Ayali o di Jaiaro)

Sita in Viale Fratelli Agosti, la chiesina di S. Maria de Ayali è citata già nel 1281 quando riceve un lascito da un canonico di Viterbo. Comincia ad avere importanza nel 1581 quando giungono a Bagnoregio i Cappuccini. In quella data il vescovo Locati lascia al Comune la chiesina ed un pezzo di terreno per costruire il convento e riedificare il tempio; questo sarà aperto al culto nel 1585. I frati, nel 1725, avviano nuovi lavori di restauro alla chiesa che viene nuovamente consacrata ed intitolata a S. Bonaventura. Nel 1873 i Cappuccini sono costretti ad abbandonare il convento che riacquisteranno poco dopo. Nel 1957 convento e chiesa sono affidati ai Concezionisti che li lasciano nel 1961. Cinque anni dopo il complesso viene venduto alle suore del Patrocinio di San Giuseppe (oggi di Gesù Redentore) che lo rimettono a nuovo[1].

[1] La cattedrale di Bagnoregio. Sintesi bimillenaria, a cura di E. Righi, Montefiascone, 1998, p. 97; cfr.: G. Baciarello, Bagnoregio: guida alla scoperta, Grotte di Castro, 2011, p. 58; cfr.: F. Petrangeli Papini, Bagnoregio: cronologia storica, Viterbo, 1972, p. 98-99, 156.

[Scheda di Elisa Angelone – Cersal]