Chiesa di S. Giovanni decollato
Una delle prime chiese costruite nella comunità di Gradoli. Era affiancata dalla sacrestia ed aveva la volta formata da due bassi archi. La cura era affidata alla Confraternita di S. Giovanni decollato che, nel luglio del 1580, aggregherà a se anche la Confraternita della Misericordia già riconosciuta nel 1572[1]. Nel 1866 i priori chiedono al papa di riconoscere la rinata confraternita di S. Giovanni decollato, precedentemente sciolta, e di poter ricostruire la volta della chiesa, crollata dieci anni prima. La chiesa restaurata viene riaperta al culto fino a quando il priore De Rossi la destinerà a teatro parrocchiale. Nel 1954-55 viene concessa in affitto e nel 1973 viene venduta[2].
[1] Cedido, ADMf, Vis.p. 1609-12, cc. 143-146, 155, 198; Vis.p. 1628, c. 153; Vis.p. 1631, c. 454; Vis.p 1755, c. 267v; Vis.p. 1815 (vol 75), c. 271.
[2] E. Agostini, Gradoli: storia e territorio, Viterbo 1998, pp. 67-68.
[Scheda di Elisa Angelone – Cersal]