Chiesa della Madonna Assunta in Cielo (Vallebona)
Il primo embrione della chiesa viene costruito nel 1773 per iniziativa del vescovo Aluffi in un feudo del principe Doria-Pamphili. Molto più piccola della attuale, era però necessaria per la cura delle anime della località Vallebona che competeva al cappellano di Montecalvello. Nel 1773 la chiesa viene eretta a parrocchia. Nel 1915 viene ampliata fino ad assumere l’odierna consistenza e trasferita a carico della Diocesi di Bagnoregio; solo nel 1949 sarà affrancata dalla famiglia Doria-Pamphili. Nel 1981 viene arredata con nuove panche e arredi[1].
Fonti archivistiche
L’Archivio della chiesa parrocchiale di Vallebona non è custodito presso il Cedido. Il Censimento del 1942 riporta la notizia di un archivio conservato presso la casa parrocchiale e contenente: libri dei battezzati (3 u.a., 1793-1942), libri dei cresimati (2 u.a., 1915-1942), libri dei matrimoni (3 u.a., 1793-1942), libri dei morti (2 u.a., 1795-1942), stati di popolazione (3 u.a., 1793-1942), inventari degli arredi, tesoro, ecc. (1 u.a., 1939), brevi, decreti vescovili, rescritti, ecc. (3 u.a., s.d.), libri di cappellanie, legati, ecc. (2 u.a., s.d.).
L’Archivio della Curia vescovile di Bagnoregio conserva documenti relativi alla chiesa di Vallebona: amm.ne (2 u.a., 1764-1898), corrispondenza (1756-1946), cura d’anime (1856-1971).
[1] R. Santoni, Storia di Grotte S. Stefano, Mugnano-Montecalvello-Vallebona, Grotte S. Stefano, 1991, pp. 251-252.
[Scheda di Elisa Angelone – Cersal]