Era la chiesa più importante di Civitella dopo quella di S. Pietro ed era il santuario mariano per eccellenza, prima della costruzione della Madonna delle Grazie[1]. La sua erezione risale probabilmente al XIV secolo[2], mentre è del 1574 l’apertura del convento quando, chiesa e terreno annesso, vengono concessi ai Minori Conventuali[3]. E’ collocata più in alto della strada, ha una sola navata di forma quadrangolare, copertura a tetto; ha due porte di accesso con gradini di pietra e un campanile[4]. Nel 1586 viene restaurata grazie all’intervento dei frati[5]. Nel 1653 con le rendite del conventino viene eretta una cappellania curata, la chiesa continua ad usufruire dei privilegi delle chiese francescane. Col tempo viene abbandonata. Ne restano poche tracce. Il priore Dolci erige sul luogo della chiesa una cappellina in mattoni rossi a protezione dell’immagine della Madonna di Jano oggi scomparsa e fa trasferire i morti in una tomba attigua all’ex conventino[6].
Fonti archivistiche
L’Archivio della Curia vescovile di Bagnoregio conserva alcuni documenti relativi alla chiesa di S. Maria de Jano: Amministrazione (2 u.a., XVI-XX sec.), stato patrimoniale (1 u.a., 1910-1940), beneficio (2 u.a., 1910-1980), cappellania (1 u.a., 1929-1954).
[1] A. Cento, Civitella D’Agliano, le sue origini e il suo popolo, Viterbo, 2009, p. 247; cfr.: E. Angelone, Dai Calanchi al Cimino, le chiese dell’antica diocesi di Bagnoregio e i loro archivi, [Quaderni del Cersal, 9], Viterbo, Sette Città 2019.
[2] A. Cento, Civitella D’Agliano …, 2009, cit., p. 248.
[3] Ivi.
[4] Ibidem, p. 252.
[5] Ibidem, p. 251.
[6] Ibidem, p. 253.
[Scheda di Elisa Angelone – Cersal]