Chiesa della Madonna della Cava.

Sita lontano dalla strada principale di Latera, lungo la via che porta a Mezzano e alle miniere, da cui il nome[1]. Costruita probabilmente all’inizio del XV secolo[2]. Da un verbale del Consiglio comunale del 1579 la cappella di S. Sebastiano e quella della Madonna della Cava risultano di diritto della comunità di Latera[3]. Sull’altare maggiore era posta una tegola romana raffigurante la Madonna dell’uccellino (oggi conservata nella chiesa di S. Clemente) in una nicchia circondata da raggiera e nubi risalente probabilmente al 1612[4].

All’inizio del XVII secolo la chiesa viene ingrandita, si aggiungono altri quattro altari, con i loro quadri dipinti su tela, un campaniletto con una campana. Il grande affresco dell’Annunciazione dipinto nella volta del coro porta la data del 1612. Vicino alla chiesa viene costruita una casetta per l’abitazione degli eremiti che avevano cura della chiesa[5].

La facciata è semplice ad intonaco con copertura a spioventi. Il portale inquadrato da una mostra in peperino, ha l’elemento superiore caratterizzato da un fregio con festoni sovrastato da una lunetta sorretta da due elementi decorativi[6]. Ai lati due finestre che illuminano l’interno ed in alto un’apertura circolare. Gli angoli sono evidenziati da elementi a bugne[7]. L’interno a navata unica con due lunghi gradini, una balaustra in pietra lavorata che, nel 1728, sostituisce la cancellata inferro che immetteva nel presbiterio; sul pavimento pietre tombali[8]

Origine della devozione – Si racconta poi una leggenda di una ragazza che uscì di casa dicendo che avrebbe sposato il primo uomo incontrato; incontrò quindi un uomo molto più grande di lei ma al momento di celebrare le nozze (proprio in questa chiesa) l’uomo si rifiutò di entrare; quando fu costretto, giunto sull’uscio svanì in una nube nera, che si fissò sulla parete sinistra della chiesa ed è tuttora visibile, nonostante il bombardamento (si dice che l’uomo in questione fosse il diavolo).

Note storiche – Secondo una consolidata tradizione, il 13 Giugno 1944, al passaggio del fronte, la Madonna preservò il popolo di Latera prendendo sopra il suo santuario le bombe che invece avrebbero dovuto colpire e distruggere il paese. La chiesa fu ridotta ad un rudere, e si salvò dalle schegge e dalle esplosioni soltanto il quadro appeso dietro all’altare. Una delle bombe del citato bombardamento (inesplosa) è posta all’esterno della chiesa. Il 13 Giugno 2014 è stato inaugurato un monumento a memoria dell’evento che ogni anno è celebrato con S. Messe e pellegrinaggi notturni verso il santuario con canti e laude antichissime[9] .

Fonti archivistiche

L’Archivio della Curia vescovile di Montefiascone contiene documenti relativi alla chiesa della Madonna della Cava: richiesta autorizzazione restauro (1984), legato (1835), inventari (1772), patrimonialia (1792-1851), notizie storiche, inventari (1772-1925), amministrazione (1854-55), cappellania o prioria (1701-1775), custodia, eremita (1780-1860), resoconti (1758-1928).

 

[1] Il museo della terra di Latera: oggetti, riti, storie di una realtà contadina, a cura di Flavia Caruso, Bolsena 2007,. p. 79.

[2] Ibidem. p. 79.

[3] Latera la sua storia, le sue chiese, le sue istituzioni civili e religiose, Latera, 1990, pp. 153-154.

[4] Il museo della terra di Latera…, cit. p. 80.

[5] Latera la sua storia … cit. pp. 154-155; cfr: Cedido, Archivio Vescovile di Montefiascone, serie  Visite pastorali, visita 1609-12, cc. 273, 281.

[6] Il museo della terra di Latera…, cit. p. 79.

[7] Ibidem, p. 80.

[8] Il museo della terra di Latera…, cit. p. 80.

[9] Madonna della Cava, in Ass. Collegamento Nazionale Santuari

[Scheda di Elisa Angelone – Cersal]