Confraternita della Coroncina o del Nome di Maria.

Eretta dal gesuita padre Baldinucci e riformata nel 1736 da S. Leonardo da Porto Maurizio. Questo ne detta le regole che, nel giugno del 1739, vengono rese esecutive dal vescovo Pompeo Aldrovandi[1]. La compagnia ha un altare nella chiesa di S. Maria e l’obbligo di assegnare, ogni anno, due doti ad altrettante ragazze di Valentano, estratte nella solennità dell’Assunta e della Natività di Maria. Il sussidio era rilasciato solo alle figlie di confratelli che avevano frequentato la scuola delle Maestre Pie Filippini e quella della Dottrina cristiana. A partire dal 1781 però viene esteso a tutte le giovani del paese, per una volta l’anno (Natività di Maria, 8 settembre). L’assegnazione delle doti viene soppressa tra il 1799 e il 1802 mentre la pratica assistenziale della Compagnia prosegue fino al 1864[2].

Fonti archivistiche

L’Archivio della Curia vescovile di Montefiascone conserva documenti relativi alla Confraternita della Madonna della Coroncina o del Nome di Maria eretta nella chiesa di S. Maria, ripristinata da S. Leonardo da Porto Maurizio: notizie, regolamento (1739-1824), assegnazione altare S. Clemente (1717), nomina cariche (1899), culto (1825)

 

[1] B. Mancini, R. Luzi, Valentano tempi e luoghi del sacro, cit., p. 27.

[2] B. Mancini, Le confraternite a Valentano in età moderna, in “Biblioteche e società”, n. 4, a XIX(2000), p. 11.

[Scheda di Elisa Angelone – Cersal]