Chiesa di S. Nicola (rurale)

Esisteva in Celleno una piccola cella dedicata a S. Nicola alla quale continuava il concorso dei forestieri e seguiva la devozione al Santo. Il 1° maggio 1653 il Consiglio comunale si auspica di costruire una nuova chiesetta in onore di S. Nicola essendo la cella piccola e incapace di contenere tanta gente. Tre anni dopo, Viterbo e i paesi vicini, vengono colpiti dalla peste e, nel mese di novembre dello stesso anno, gli abitanti di Celleno fanno voto di digiunare per tre anni a pane e vino nella vigilia della festa di S. Nicola che si celebra il 6 dicembre[1].

Fonti archivistiche

L’Archivio della curia vescovile di Montefiascone contiene: Chiesa rurale S. Nicola (5 u.a., 1759-1859): amministrazione della chiesa rurale di S. Nicola e progetto di permuta del terreno che circonda la chiesa, entrate e uscite della chiesa, furti, un fascicolo relativo al cimitero di Celleno.

 

[1] G.B. Crocoli, Celleno: dalle origini al 1870, Bolsena 1989, p. 47.

[Scheda di Elisa Angelone – Cersal]