S. Rocco

La piccola chiesa di S. Rocco si trova attualmente inserita nel contesto urbano; al momento della sua fondazione, invece, sorgeva isolata in campagna, a nord del centro abitato, sulla strada che collega Arlena a Piansano. Costruita nel 1500, ha forma rettangolare, con navata a tetto, abside a volta e campanile a vela. La nicchia in fondo all’abside contiene una statua lignea di S. Rocco datata 1600 e restaurata nel 1985. Documentata nella visita pastorale del vescovo Laudivio Zacchia del 1628[1] e di nuovo in quella di Gaspare Cecchinelli del 23 maggio 1631[2]. Abbandonata per diversi anni, resa fatiscente dall’incuria e priva di qualsiasi accessorio, nel 1980 attraverso profondi restauri e con il concorso della popolazione, è stata riportata alla sua originaria bellezza[3].

Oggi l’edificio è di estrema semplicità: coperto con tetto a doppia falda, vi si accede da un unico portale lunettato, fiancheggiato da due finestre rettangolari orizzontali, sulla parte alta della facciata si apre un oculo. È servito da un campanile a vela posto sul lato posteriore. Sul lato sinistro è poggiata una modesta costruzione coperta a tetto ad unica falda che nella tradizione locale ha conservato la denominazione di Lazzaretto, dopo un recente restauro funge da cappella laterale della chiesa. I muri sono costruiti con blocchi di tufo legati da malta, gli spigoli sono formati da grossi conci squadrati. L’interno è a navata unica con capriate a vista, scandita da due lesene semicircolari per lato. Sulla parete di fondo si apre un’abside quadrangolare. Vi si conservano ancora alcuni modesti affreschi raffiguranti il Crocifisso, una Madonna in gloria tra i santi Giovanni Evangelista e Bernardino da Siena, l’Immacolata circondata da angeli con san Bartolomeo e un santo vescovo. Di più alta qualità è una statua lignea raffigurante san Rocco, alloggiata nella nicchia centrale dell’abside[4].

[1] Cedido, Archivio dell’antica diocesi di Montefiascone, serie Visite pastorali, visita 1628, c. 113.

[2] Cedido, ADMf, serie Visite pastorali, Vis.p. 1631, c. 75; Vis.p. 1634, c. 25; Vis.p.1707, c. 234; Vis.p. 1753, c. 213; Vis.p. 1754-55, c. 164; Vis.p. 1763, c. 16r; Vis.p. 1769, c. 21r; Vis.p. 1772-73, c. 21-22; Vis.p. 1776, c. 13; Vis.p. 1814-15 (vol 75), c. 379; Vis.p. 1814 (vol 76), c. 338.

[3] Il vescovo Mons. Fiorino Tagliaferri ad Arlena, Grotte di Castro 1987, p. 8.

[4] F. Ricci-L. Santella-D. Stoppacciaro, Emergenze archeologiche e storico-artistiche del territorio comunale di Arlena di Castro, Viterbo 1992, pp. 53-55.

[Scheda di Elisa Angelone – Cersal]