Scala, Pietro,  Sindaco (Sec. XIX –Post 1946)

Le elezioni amministrative del 24 ottobre 1920 segnano l’affermazione a Civitavecchia del Partito socialista: l’avvocato Pietro Scala, uno dei suoi maggiori esponenti, è eletto Sindaco dopo quattro anni di Commissariamento del Comune. Le votazioni del 24 ottobre erano state precedute da manifestazioni e cortei di forze politiche contrapposte con feriti e arresti che avevano confermato nell’opinione pubblica nazionale come Civitavecchia fosse diventata una “roccaforte del sovvertivismo”. E’ per reazione a questo profilo della città che avviene la nascita e lo sviluppo del fascismo a Civitavecchia.

Tra marzo e aprile 1921 si vengono a costituire i “Fasci di combattimento” di Montefiascone, Viterbo e Civitavecchia. In questa situazione il sindaco Scala svolge opera di mediazione e pacificazione resa più ardua quando gli scontri cominciano a produrre le prime vittime come accade nel maggio 1921. Ma nel 1922 lo Scala è costretto a dimettersi sia per il suo atteggiamento di omaggio alla Regina Elena e alle sue figlie Maria e Jolanda ospiti di Civitavecchia ai primi di luglio 1922 sia per le profonde spaccature all’interno dell’area socialista, tra riformisti e massimalisti.

E’ proprio questa divisione nell’area social-comunista che facilita il successo delle squadre di fascisti arrivati una prima volta a Civitavecchia da Orbetello e da Grosseto ai primi di agosto 1922 ma costrette poi a ritirarsi con alcuni morti tra i loro seguaci per la reazione degli operai e dei portuali. Ritornate ai primi di settembre con rinforzi giunti da Roma e da altri luoghi dell’Alto Lazio e della Toscana costringono l’intera amministrazione comunale a dimettersi: è sostituita da un Commissario prefettizio. Così, un mese prima della Marcia su Roma, Civitavecchia diviene una delle prime citta fasciste. E in questo modo era finita l’esperienza di Pietro Scala ultimo sindaco eletto democraticamente a Civitavecchia prima dell’avvento del Fascismo. Lo Scala sarà Sindaco di Civitavecchia anche alla fine della Seconda guerra mondiale, dall’agosto 1944 ai primi mesi del 1946. Civitavecchia gli ha intitolato una Via.

Bibl.: E. Ciancarini, Storia di Civitavecchia. La Prima guerra mondiale e il Fascismo dal 1915 al 1939, Civitavecchia, Civitavecchia, 2007,  ad indicem

[Scheda di Luciano Osbat – Cersal]