Sita sul colle del S. Sepolcro è affiancata da un piccolo fabbricato che servì da romitorio fino a che la chiesa ebbe per custode un eremita. Viene costruita nel 1673 col titolo di Madonna del Soccorso dal conte Girolamo Cellesi che si obbliga a pagare un sacerdote per celebrare 12 messe l’anno, una ogni primo sabato del mese[1].
Sorge come semplice cappella di campagna fondata con scopo esclusivo e prevalente di culto[2].
Nel 1703, alla prima parte dell’edificio, quella verso l’altare, di piccole dimensioni, viene affiancata una seconda parte raddoppiando il volume della cappella che diviene una vera chiesa. Nello stesso anno il conte fa costruire, all’interno dell’edificio, una riproduzione del Santo Sepolcro di Gerusalemme portando la chiesa al centro della devozione locale, sotto la spinta anche dei terremoti che in quell’anno turbano il territorio[3].
Per accrescere la devozione e curare l’edificio, nel 1703 il conte affida la chiesa alla confraternita intitolata a Gesù e Maria e al S. Sepolcro[4], approvata con decreto di don Bonaventura Leonardi il 16 luglio 1785[5] e poi aggregata all’Arciconfraternita del Crocifisso in S. Marcello di Roma, che l’amministrerà fino al XX secolo.
In una descrizione della chiesa risalente al XIX secolo si dice che “vi è un Cristo Morto di gesso, sdraiato sul suo letto mortuario che dev’essere costato assai, perché fatto da un bravo artista di cui non mi fu detto il nome. A detto Cristo si accede per una porticina non più alta di un metro e non più larga di 50 centimetri; e il prete vi si reca (non so in quali solennità dell’anno) per dirvi la messa”[6].
La chiesa è oggi cappella cimiteriale. Accessibile originariamente solo da un viale in forte salita fiancheggiato da cipressi, è a navata unica, orientata con la porta principale a Nord-Est.
[1] O. Righi, Castel Cellesi e le sue chiese, 1939, p. 75.
[2] Cedido, Archivio Antica Diocesi Bagnoregio, Fondo Curia vescovile Bagnoregio, Sez. Parrocchie, serie Castel Cellesi, fasc. Comp. Del S. Sepolcro e luoghi pii.
[3] Ibidem, p. 76.
[4] Ibidem, p. 78.
[5] Cedido, AADB, Fondo Chiesa Santo Sepolcro Castel Cellesi, serie Amministrazione, Relazione del R.o Commissario Celso Gessi concernente la Confraternita del Santo Sepolcro in Castel Cellesi, 1890.
[6] Cedido, AADB, FCSSCC, serie Amministrazione, Relazione del R.o Commissario Celso Gessi concernente la Confraternita del Santo Sepolcro in Castel Cellesi, 1890.
[Scheda di Elisa Angelone – Cersal]