Barberini, Antonio – Legato, Cardinale (Roma, 4 ago, 1607 – Nemi, 4 ago, 1671)

Figlio di Carlo (fratello di Urbano VIII) e di Costanza Magalotti, era nato a Roma il 4 agosto 1607. Dopo l’ascesa al pontificato dello zio A. fu creato cardinale il 7 febbraio 1628 ma ebbe inizialmente solo compiti minori lontano da Roma per l’opposizione del fratello cardinale Francesco. Fu Legato a Bologna, Ferrara, Ravenna, Urbino, Avignone. Dal 1638, quando fu nominato Camerlengo, ritornò a Roma e si stabilì insieme al fratello Francesco nel palazzo fatto edificare alle Quattro Fontane.

In questi anni il B. si andò affermando tra i cardinali come il principale fautore della politica filo  francese e, infatti, nel 1637 ottenne la carica di co-protettore (l’altro era il cardinale Maurizio di Savoia) degli affari francesi a Roma.

In occasione della Guerra di Castro A. fu Legato della Provincia del  Patrimonio. Dopo la morte di papa Urbano VIII, A. appoggiò la scelta di Innocenzo X per non rimanere isolato ma ciò non gli risparmiò l’esilio da Roma durato diversi anni.

Durante il pontificato di Alessandro VII il B. recuperò tutti i propri domini e titoli italiani e nel 1662 anche il vescovato di Palestrina, feudo della famiglia. Reintegrato in tutte le sue cariche, già prima del nuovo pontefice aveva ricominciato a partecipare ai lavori delle congregazioni di cui era membro, soprattutto di quelle della Propaganda Fide e del S. Uffizio, e prese quindi parte attivamente ai conclavi del 1655, del 1667 e del 1669.

Il B. morì il 4 ag. 1671 a Nemi e venne sepolto nella chiesa episcopale di Palestrina.

BIBL. – C. Weber, Legati e Governatori dello Stato pontificio (1550-1809), Roma 1994, p. 432, 474;  F. Bussi, Istoria della città di Viterbo, Roma 1742, p. 392; HC, IV, Padova, 1967, p. 19, 295, 276; DBI, vol 6, Roma 1964, pp. 166-170; G. Signorelli, Viterbo nella storia della Chiesa, Volume terzo, Parte prima, Viterbo, 1964, p.  34, 65, 92, 115.

[Scheda di Luciano Osbat – Cersal]