Berni, Santa  – Patriota (Viterbo, sec. XIX)

Nulla si sa della sua infanzia. Aveva sposato Bonaventura Bergamaschi che era un cappellaio e negli anni intorno alla metà del secolo XIX risulta abitare a Vetralla da dove si sposta a Soriano. Qui è titolare di un negozio di cappelli negli anni Sessanta. Il suo negozio, in particolare per l’audacia della moglie, era divenuto ritrovo degli oppositori al governo papale. E qui la Berni deve aver conosciuto Vincenzo Pampana, perito agronomo di Soriano e strenuo partigiano di Garibaldi, con il quale si accompagnerà successivamente. Nelle testimonianze della polizia pontificia è descritta come una pericolosa patriota e accusata di tenere i contatti con i sorianesi costretti all’esilio.  Dopo il 1860 il marito si era spostato a Giove e poi ad Amelia (cioè in territorio ormai italiano) mentre la moglie reggeva il negozio di Soriano. Poi la Berni fu arrestata e costretta anche lei a lasciare Soriano per sfuggire ai controlli pontifici. Da oltre confine continuò a lavorare per sviluppare contatti con i patrioti di Soriano e tentò poi a varie riprese di chiedere l’annullamento delle disposizioni che impedivano a lei e a suo marito di tornare a risiedere a Soriano. Più volte di sfuggita fece ritorno nel paese per i contatti con i patrioti e nuovamente arrestata fu ancora una volta costretta all’esilio. Anche il Bergamaschi fu arrestato perché rientrato abusivamente e nuovamente esiliato. Dopo il 1866 dei coniugi si perdono le tracce: probabilmente sono rientrati nel Lazio dopo il 1870.

BIBL. – C. Bonifazi, L’altra metà del Risorgimento viterbese. Protagoniste dell’unità differita (1860-1870), Viterbo 2021, pp. 83-94; B. Di Porto, Garibaldini e restaurazione pontificia nel 1867 a Viterbo, in “Rassegna storica del Risorgimento”, anno LVII, fasc. II, aprile-giugno 1970.

[Scheda di Luciano Osbat – Cersal]