Arcangeli, Vittoria – Patriota (Viterbo, 27 giu. 1811 – Ivi, 9 ago. 1898)
Nata a Viterbo il 27 giugno 1811 da Lazzaro Luigi (che fu per diversi anni Gonfaloniere della città) e da Livia Zelli Pazzaglia, in una famiglia dove i sentimenti patriottici erano condivisi da molti dei suoi membri come il fratello Domenico Liborio che fu fervente patriota e sua moglie Anna Ravicini. Vittoria si era sposata nel 1836 con il conte Enea Stavoli Salarioli che divenne Tenente della Cavalleria pontificia. Nel 1862 la Arcangeli fu costretta agli arresti domiciliari perché si era recata a Parigi senza permessi e per questo sospettata di intese con i fuoriusciti. Ebbe difficoltà anche per spostamenti verso Roma perché la immaginavano al centro di intensi rapporti con i nemici della Corte pontificia. Nel 1864 quando chiese il passaporto per la Toscana le fu concesso con il divieto di rientrare a Viterbo.
Anche Anna Ravicini ha continuato nella sua attività di tramite tra gli esiliati e quelli che erano rimasti a Viterbo e per questo aveva incontrato l’attenzione della Gendarmeria pontificia che le aveva posto ogni sorta di restrizione per i suoi movimenti. Quando ottenne il permesso di raggiungere il marito a Orvieto le fu imposto di non ritornare a Viterbo senza una adeguata autorizzazione.
BIBL. – Catia Bonifazi, L’altra metà del Risorgimento viterbese. Protagoniste dell’unità differita (1860-1870), Viterbo2021, pp. 120-129; B. Di Porto, Garibaldini e restaurazione pontificia nel 1867 a Viterbo, in “Rassegna storica del Risorgimento”, anno LVII, fasc. II, aprile-giugno 1970; N. Angeli, Famiglie viterbesi. Storia e cronaca. Genealogie e stemmi, Viterbo, 2003, pp..51-52 e 614-615.
[Scheda di Luciano Osbat – Cersal]