Bussi Girolamo, s.j. – Poeta, missionario (Viterbo, 22 feb. 1626 – Siena, 10 feb. 1695).

Figlio di Giu­lio, priore del Comune di Viterbo, fu ascritto come tradizione di quella famiglia all’Ordine dei Cavalie­ri di S. Stefano, che abbandonò per farsi gesuita: no­vizio il 2 gen. 1640, professò i voti solenni il 15 ago. 1659. Fu per quattro anni missionario e per diciotto anni direttore della Confraternita degli artigiani. Egli spese 8.000 scudi per la fabbrica della chiesa del proprio Ordine a Viterbo, intitolata a S. Ignazio e co­struita tra il 1662 e il 1671. Autore di alcune poesie edite nella raccolta Poesie degli accademici Infe­condi di Roma (In Venezia, per Niccolò Pezzana, 1678), pubblicò sotto lo pseudonimo di Girolamo Pavoni (Hieronymus Pavonius) due raccolte di epi­grammi latini: Epigrammata varia (Viterbii, apud Petrum Martinellum [s.a. ma sicuramente ante 1673, datata dal Carosi all’inizio del 1670]); Variorum epigrammatum pars altera (Senis, ex Typographia Publici, 1673).

Alcuni sono relativi alle vicende viter­besi del tempo, oppure illustrano i miracoli di s. Rosa; nella seconda raccolta due epigrammi cele­brano il coraggioso contadino che il 4 apr. 1670 si gettò tra le fiamme dell’incendio della cattedrale di Montefiascone per portare in salvo il SS. Sacramen­to. Le date di nascita e di morte di B. qui indicate sono quelle date dallo storico degli scrittori gesuiti Carlos Sommervogel; Noris Angeli indica invece che B. morì a Siena nel 1671 all’età di settant’anni, derivando la notizia dalle manoscritte Memorie di casa Muti Bussi, conservate nell’Archivio Pocci di Viterbo. I circostanziati dati riportati dal Sommer­vogel sull’attività di B. nella Compagnia di Gesù sembrano da preferire, anche tenendo conto della difficoltà di supporre B. come primogenito di Giulio: la sua giovanile ascrizione all’ordine cavalleresco di Santo Stefano era propria dei figli cadetti.

BIBL. – Sommervogel, II, col. 457, VIII, col. 1952, Supple­mento, col. 383, n. 1153, col. 982, n. 3824; Signorelli 1968, p. 78; Carosi 1990, p. 181; Angeli 2003, p. 78.

[Scheda di Saverio Franchi – Ibimus]