Campana, Pietro – Incisore (Soriano nel Cimino, 1727 – Roma, ante 1792).

Apprese l’arte del bulino e dell’acquaforte a Roma, presso la bottega di Rocco Pozzi. La sua attività si dipanò essenzialmente tra Roma e Napoli, con un dubbio soggiorno a Venezia. A Roma abitava una casa posta nella parrocchia di S. Andrea delle Fratte, con la moglie Alessandra Galante, due figlie, un genero pittore e il figlio Vincenzo, anch’egli incisore. Collaborò ad importanti pubblicazioni, quali ad esempio la Serie di ritratti degli eccellenti pittori dipinti di propria mano che esistono nell’imperial galleria di Firenze colle vite in compendio de’ medesimi descritte da Francesco Moucke (Firenze, nella stamperia Mouckiana, 1752-62), per la quale produsse cinque tavole. Dal 1757 fu uno degli illustratori dell’opera in otto volumi delle Antichità di Ercolano, edita tra il 1757 e il 1792; le sue incisioni sono presenti in sette di questi volumi, la mancata presenza di sue opere nell’ottavo volume è probabilmente dovuta al suo decesso (sul quale però non si hanno date certe). Del C. si conoscono anche incisioni di opere di artisti del Seicento e del Settecento, come Sebastiano Conca, Mattia Preti, S. Pozzi e José Ribera.

BIBL. – Vincenzo Bilardello in DBI, 17, pp. 358-359.

[Scheda di Margherita Fratarcangeli – Ansl]