Feo (Fei), Simone – Medico, umanista (Orte secc. XV-XVI).

Le poche notizie sulla sua esistenza pro­vengono dal manoscritto di Lando Leoncini, Fa­brica Ortana, nel quale è anche trascritta l’unica opera sopravvissuta del F.: l’elegia latina Ad amicum, un’amena e dettagliata rappresentazione del­la sua città di Orte di tendenza tardoumanistica, ca­ratterizzata dall’estrema accuratezza della lingua nonché dalle descrizioni che esaltano la bellezza dei luoghi e della natura. Il Leoncini gli attribuisce anche un’altra opera latina, Topographia, nella qua­le «descrive Toscana, Umbria e Sabina doctissimamente, che m. Giulio Rosci di Orte fece stampare [negli anni Ottanta del Cinquecento] sotto il nome di m. Fabritio Rosci di Orte [suo nipote] per haverci trovato l’arma di casa Rosei» (I, c. 385r).

Buon letterato, pertanto, con vasta conoscenza degli au­tori classici, ma anche medico di successo il quale, afferma il Leoncini, era in procinto di essere chia­mato al servizio di Clemente VII quando morì pre­maturamente lasciando la vedova Adriana Cordelli e, probabilmente, due figli gemelli citati nella sua opera. L’epoca della morte può essere collocata tra il 1523, anno dell’elezione di Clemente VII, e il 1525, anno della morte del vescovo di Orte Fran­cesco Franceschini, citato dal F. nell’elegia come suo vescovo.

BIBL. e FONTI – Leoncini, I, cc. 381, 385r, II, cc. 325v, 327v, 329r. – Fraticelli 1991.

[Scheda di Abbondio Zuppante – Ibimus]