Franciotti Della Rovere, Lucrezia – Signora feudale (1485 – 1552).

Nacque dall’unione, celebrata con le nozze il 3 giugno 1480, tra Giovanni Francesco e Luchina Della Rovere, la quale era al secondo matrimonio, essendo rimasta vedova nel 1479 del marito Gabriele Garra, nativo di Savona, da cui aveva avuto Francesco (notaio apostolico), Sisto (cardinale di S. Pietro in Vincoli), Giacomo, Raffaele (marito di Nicolosa Fogliari, originaria di Fermo) e Raffaella. Luchina era nipote di Sisto IV e sorella di Giuliano (1443-1513), futuro papa con il nome di Giulio II. Giovanni Francesco, lucchese di nascita, grazie a Sisto IV era stato nominato depositario generale. Dal matrimonio tra Giovanni Francesco e Luchina nacquero, oltre a Lucrezia, Agostino (nunzio apostolico a Colonia, vescovo di Trebisonda), Galeotto (cardinale di S. Pietro in Vincoli), Nicolò (militare), Giulia e Cornelia. L. trascorse la sua infanzia ad Avignone, dove il padre era andato al seguito del cardinal Giuliano Della Rovere (eletto poi papa con il nome di Giulio II, che il 31 ott. 1503 adottò i figli di Luchina e Giovanni Francesco.

Il 10 nov. 1508 il pontefice concesse a Nicolò, sposato dal 1505 con Laura Orsini, il feudo di Monticelli, Sant’Angelo Romano, Frascati, Frascatello e Soriano, e nel 1511, in cambio di Frascati assegnata a Lucrezia, gli conferì Gallese. In un primo momento fu progettato per Lucrezia un matrimonio con Alberico Carafa, figlio del duca di Ariano e poi, i primi di ag. 1506, fu promessa in moglie a Marcantonio Colonna, figlio di Pierantonio, principe di Salerno, e di Bernardina Conti, militare di professione; al matrimonio egli fu rappresentato dallo zio Prospero e conobbe la sposa soltanto alla fine del nov. 1507, mentre la festa nuziale si celebrò a Roma il 4 gen. 1508. Il pontefice concesse agli sposi il palazzetto Riario vicino alla basilica dei SS. Apostoli e un palazzo ai piedi del colle Quirinale. L’unione fu allietata dalla nascita di Beatrice, Porzia, Olimpia e Livia. Marcantonio morì in battaglia, e il cadavere fu sepolto a Fondi.

Lucrezia e Marcantonio ricevettero il possesso di Frascati il 21 ago. 1511 come risarcimento per gli emolumenti non ricevuti dalla Camera Apostolica, e in particolare per i meriti militari di Marcantonio. Entrambi il 15 feb. 1515 concessero gli statuti a Frascati, composti da oltre 100 capitoli, compilati sulla base di disposizioni già in vigore, ora conservati, in pergamena, nell’archivio comunale di cui costituiscono il documento più antico. Nella facciata interna del seminario di Frascati, sorto nel 1701, è presente uno stemma della famiglia Della Rovere, con una scritta e la data del 1520. Nello stesso anno Lucrezia edificò l’oratorio di S. Maria Maddalena, demolito alla fine del sec. XVI, per l’erezione della chiesa del Gesù. Nel palazzo vescovile, le quattro porte di legno pregiato dell’appartamento presentano lo stemma roveriano e sono sormontate da epigrafi con il nome di «Lucretia Ruvere». Lucrezia, rimasta vedova nel 1522, mantenne il governo di Frascati, coadiuvata dal vicario Ippolito degli Amici, fino al 1536, quando vendette Frascati, con un atto stipulato nella chiesa di S. Maria del Vivaro, a Pier Luigi Farnese, che nel 1537 restituì la località alla Camera Apostolica in cambio della cittadine di Castro, Gradoli, Grotte e Ronciglione, erette a ducato il 1 ° novembre. Nel 1536 l’ospedale di S. Spirito concesse in enfiteusi la tenuta di Falleri e i suoi palazzi a Lucrezia, che nel 1538 restituì il territorio, in cambio di un censo della somma di 450 ducati l’anno. L’ospeda­le vendette poi il luogo alla Camera Apostolica e nel 1539 entrò a far parte del ducato famesiano di Castro.

BIBL. E FONTI – BAV, Vat. lat. 10377, cc. 77-84; Borg. lat. 36. ASV, Registrum Vaticanum 975, f. 285, 990, f. 173.  Rat­ti 1797; Litta, Rovere, Della, tav. II; Forcella, II, p. 116; Ademollo 1886, pp. 29-33; Seghetti 1891, p. 255; Seghetti 1906; Silvestrelli, I, p. 195; Dottarelli 1928, pp. 398-399; Ilari 1955, pp. 263-270; Ilari 1956, pp. 62-75, 152-176; Ilari 1957, pp. 42-58, 212-259; Tomassetti 1975-80, IV, pp. 411-413, 415, 419-421; DHGE, XVIII, col. 592; Franca Petrucci, Colonna, Marcantonio, in DBI, 27, pp. 365-368; Paolo Cherubini, Franciotti Della Rovere, Galeotto, in DBI, 50, pp. 160-163; Luisa Bertoni, Franciotti Della Rovere, Nicola, in DBI, 50, pp. 167-168.

[Scheda di Barbara Scanzani – Ibimus]