Ioppi,  Angelo – Carabiniere, Eroe di guerra (Viterbo 4 gen. 1904 – Ivi, 10 ott. 1984)

Era nato a Viterbo il 4 gennaio 1904 da Fioravante e Fortunata Feliziani (il padre era falegname) e si era arruolato nei Carabinieri nel 1923. Aveva prestato servizio a Selci e poi a Roma. Dopo il congedo era ritornato a Viterbo per lavorare nella bottega del padre e qui si era sposato. Nel 1940, già padre di quattro figli, era stato richiamato in servizio e dopo aver frequentato il corso Allievi sottufficiali era divenuto Brigadiere presso la Compagnia Comando della Legione “Lazio”. Dopo il 1943 si era dato alla macchia nel Viterbese e poi era entrato nell’organizzazione clandestina dell’Arma diretta dal generale Filippo Caruso. Dopo diverse azioni contro i nazifascisti a Roma è arrestato e tradotto nel carcere di Via Tasso dove viene torturato e poi condannato a morte. Il 3 giugno 1944 è prelevato insieme ad altri carcerati per essere giustiziato ma il camion che li trasportava si rompe e sono ricondotti a Via Tasso. Viene liberato dall’arrivo degli alleati pochi giorni più tardi.

E’ decorato con la Medaglia d’oro al Valor militare con la motivazione: “Sottufficiale dei carabinieri reali, caposquadra del fronte militare di resistenza della Capitale (Banda CC. RR. Caruso), audace fino alla temerità, sempre primo in ogni ardua contingenza e in ogni iniziativa rischiosa sfidando impavido le insidie della polizia nazifascista che lo ricercava attivamente, eseguì personalmente diversi ed importanti atti di sabotaggio e di distruzione contro il nemico. Arrestato una prima volta, riuscì a fuggire dalle mani della polizia fascista seguitando imperturbabile la sua intensa attività di organizzatore. Arrestato successivamente e rinchiuso nelle tetre prigioni di via Tasso, vi giacque per circa 90 giorni, subendo martorianti interrogatori e le più atroci, massacranti, immense torture, per estorcergli rivelazioni sull’organizzazione del fronte militare di resistenza. Sopportò con adamantina eroica fermezza i più strazianti feroci supplizi, che resero il suo corpo permanentemente invalido, per nascondere severamente il segreto. Luminoso, sublime esempio di alte virtù militari, di alto sprezzo del pericolo, di completa appassionata dedizione alla causa della Patria. – Fronte militare di resistenza, settembre 1943 – giugno 1944”.

Finita la guerra riprende il servizio dopo essere stato promosso Maresciallo e viene messo nella riserva nel giugno 1962 con il grado di Tenente. Muore a Roma il 10 ottobre 1984.

A lui è stata intitolata la Caserma dei Carabinieri di Bomarzo e Viterbo gli ha intitolato una Via Ha pubblicato una autobiografia nel 1945, nuovamente edita nel 2014 (Non ho parlato. Storia di una carabiniere torturato dai nazisti, Bologna 2014).

BIBL. – https://www.anpi.it/donne-e-uomini/447/angelo-ioppi; https://www.carabinieri.it/media—comunicazione/il-carabiniere/la-rivista/anno-2017/maggio/medaglie-d-oro; https://www.antenati.san.beniculturali.it/ark:/12657/an_ua964261/LNgOkQo.

Scheda di Luciano Osbat – Cersal]