Mellini Angelo – Venerabile (Roma, 22 lug. 1595 – Sutri, 1° ott. 1655)

Figlio del nobile roma­no Paolo e di Porzia dal Mantico, fu battezzato al fonte di S. Lorenzo in Damaso il 31 luglio 1595 avendo a padrino il cardinal Pietro Aldobrandini, nipote del papa regnante Clemente VIII. Studiò al Seminario romano, dove per la sua illustre casata e per le buone qualità nello studio fu designato a recitare l’orazione per la Pentecoste a papa Paolo V (1615). Ebbe poi un canonicato in S. Pietro in Va­ticano.

Nel 1626, superato un periodo di crisi spiri­tuale, decise di emulare l’esempio di sant’Alessio (la cui vita leggendaria, amatissima in Roma, era all’epoca divulgata dalla popolare rappresentazione spirituale di Girolamo Marzi, riedita a Ronciglione nel 1621): abbandonò perciò Roma e si ritirò a Su­tri dove visse fino alla morte rinunziando agli agi familiari. A Sutri donò il suo ai poveri e fu un vero benefattore fino a lasciare il suo letto ai bisognosi e ad ampliare la casa dove abitava per farne un ospizio. Morì in odore di santità, con nome di ve­nerabile, e fu sepolto nella cattedrale sutrina con iscrizione elogiativa dal fratello Celso.

BIBL. e FONTI. – AVR, Parr. di S. Lorenzo in Damaso, Batt., IV, ad diem 31.7.1595. – Sommervogel, VII, col. 86; Maroc­co, XIV, p. 147.

[Scheda di Saverio Franchi – Ibimus]