Montecatini, Carlo – Governatore, Vescovo (Ferrara, Sec. XVII –  20 mar. 1699)

La sua era una famiglia nobile originaria di Ferrara; egli era figlio di Alfonso, conte di Fossacane e di Piandogno; suo fratello Antonio sarà Vescovo di Foligno (1643-1668)  mentre un Alessandro Montecatini sarà Arcivescovo di Avignone tra il 1686 e il 1690. Era avvocato concistoriale dal 1643 quando fu fatto Governatore di Urbino nel 1658, poi di Montalto, di Spoleto, di Ascoli, di Camerino, di Viterbo nel 1667, nuovamente di Ascoli e infine di Perugia nel 1673. Dal luglio 1690 era stato fatto Vescovo titolare di Calcedonia e membro di Congregazioni romane. Muore il 20 marzo 1699.

Nel periodo di governo di Viterbo, oltre i normali provvedimenti per il rinnovo degli appalti delle botteghe e della riscossione delle imposte e tasse, pubblica inviti a pagare quanto dovuto da ciascun cittadino per far fronte ai debiti contratti dalla Comunità durante l’epidemia di peste del 1657. Nella primavera del 1667 emette bandi per la denuncia delle quantità di terreni seminati a grano, orzo, avena (cosa non accaduta negli anni precedenti) quasi a voler regolamentare la produzione di cereali necessari per la produzione del pane in Città.

BIBL. e FONTI – Archivio del Comune di Viterbo, Serie “Bandi ed editti”, Fld. 8 (1660-1667), passim.

C. Weber, Legati e Governatori dello Stato pontificio (1550-1809), Roma 1994, p. 433, 787-788;  F. Bussi, Istoria della città di Viterbo, Roma 1742, p. 392; HC, vol. V, Padova 1952, p. 155.

[Scheda di Luciano Osbat – Cersal]