Pacca, Bartolomeo – Cardinale (Benevento, 25 dic. 1756 –  Roma, 19 apr. 1844)

Nel 1825 la Diocesi di Civitavecchia fu ripristinata scorporando il territorio della città da quella di Viterbo-Tuscania ed unendolo alla Diocesi di Porto-Santa Rufina che, dal 13 agosto 1821, era governata dal cardinale Bartolomeo Pacca. Fu lui quindi il primo vescovo della nuova Diocesi che volle conoscere direttamente e per questo indisse una Visita pastorale che si svolse tra l’aprile 1826 e l’aprile 1829 a cominciare dalla chiesa di S. Francesco che era stata elevata a cattedrale. Era convisitatore mons. Vincenzo Annovazzi che nel luglio 1826 era stato creato vescovo di Leros e suffraganeo del card. Pacca. Le cure del cardinale furono il Seminario (aperto nello stesso edificio dove si trovava l’episcopio) e l’istruzione religiosa al popolo attraverso le missioni popolari predicate dai Passionisti.

Nel 1829, divenuto Decano del Sacro collegio, lasciò la Diocesi di Porto S. Rufina- Civitavecchia per quella di Ostia-Velletri. Il Pacca, nato a Benevento il 25 dicembre 1756, era stato ordinato prete nel 1785 fu subito inviato come nunzio a Colonia e creato vescovo nel 1786. Nel 1894 fu trasferito alla nunziatura di Lisbona e qui ricevette la nomina a cardinale nel febbraio 1801. Ritornato a Roma, nel 1808 fu nominato Pro-Segretario di Stato e dal 1809 al 1813 fu internato per ordine di Napoleone in Piemonte. Ritornò a Roma con il papa Pio VII nel 1814 e successivamente fu Camerlengo, membro di diverse Congregazioni, poi Segretario del S. Uffizio, Prefetto della Congregazione del cerimoniale, Arciprete di S. Giovanni in Laterano.  Fu più volte candidato alla tiara pontificia. Pubblicò diverse opere di taglio storico sul periodo napoleonico che sono ancora oggi apprezzate per l’ampiezza della documentazione sulla storia della Chiesa tra la fine del XVIII secolo e l’età napoleonica.

BIBL. –  DBI, vol. 80, pp. 39-45; HC, vol. VII, Patavii, 1968, p. 7, 38, 144; I. Benignetti, Storia della Chiesa in Civitavecchia, Civitavecchia, 1979, pp. 53-60 e 61-63; C. Calisse, Storia di Civitavecchia, Firenze 1936 (Forni, ris. an. 1973), p. 651; V. Vitalini Sacconi, Gente, personaggi e tradizioni a Civitavecchia dal Seicento all’Ottocento, Civitavecchia 1982, voll. I-II: II, 78; E. Ciancarini, Storia di Civitavecchia. Da Pio VII alla fine del governo pontificio, Civitavecchia, 2000, p. 39.

 

[Scheda di Luciano Osbat – Cersal]