Pamphili, Girolamo – Principe (Roma, 1° gen. 1678 – Ivi, 1760)

Nato a Roma il 1º gennaio 1678, Girolamo era il figlio terzogenito di Giovanni Battista Pamphili, 2° Principe di San Martino al Cimino e Valmontone,  e di sua moglie Violante Facchinetti. Per parte di padre era discendente da papa Innocenzo X e da papa Clemente VIII, nonché nipote del cardinale Benedetto Pamphili, mentre da parte di madre era imparentato con papa Innocenzo IX.

Suo fratello maggiore Innocenzo morì nel 1695 senza essersi mai sposato e senza aver avuto alcun erede, e suo fratello Camillo Filippo si trovò così il primo in linea di successione al loro padre. Quando il loro genitore morì nel 1709, Camillo Filippo gli succedette al titolo di principe di San Martino al Cimino e di Valmontone, oltre al ducato di Carpineto Romano che il loro padre aveva acquistato durante il periodo della propria reggenza del titolo. Quando pure Camillo Filippo morì nel 1747 senza aver avuto eredi dal suo matrimonio, Girolamo si trovò suo erede universale. Tra le proprietà più importanti che ricevette vi fu il feudo di San Martino al Cimino che egli governò per mezzo di un Ministro, in collaborazione con quello che era il cardinale protettore (allora il cardinale Girolamo Colonna) che aveva il compito di proporre l’Abate di San Martino e di controllare l’attività della sua amministrazione. Lo stesso cardinale Colonna alla morte di Girolamo, divenne erede del nome e del patrimonio dei Pamphili che, dopo di lui, passerà nelle mani della famiglia Doria

Girolamo si sposò due volte: il primo matrimonio venne celebrato a Roma nel 1706 con Isabella Conti (1680-1718), figlia di Giuseppe Lotario Conti, Duca di Poli e Guadagnolo, e di sua moglie, Lucrezia Colonna. Da questo matrimonio nacque un figlio Benedetto (1709-1716).

Alla morte della prima moglie, Girolamo si risposò nel 1748 a Roma con Olimpia Caffarelli, figlia di Alessandro Caffarelli, III duca di Assergi, e di sua moglie, Eleonora Nunez. Da questo matrimonio non nacquero eredi.

Morì a Roma nel 1760 e non avendo avuto figli sopravvissutigli, con lui si estinse la famiglia Pamphili. Papa Clemente XIII concesse la possibilità alla famiglia Doria Landi  di ereditarne i titoli e l’uso dello stemma, tramutandone così il cognome in Doria Landi Pamphili.

BIBL. e FONTI – Cedido, Archivio del Capitolo di San Martino al Cimino, Serie “Curia Abbaziale”, Fld. 1 (1715-1774). https://it.wikipedia.org/wiki/Girolamo_Pamphili,_IV_principe_di_San_Martino_al_Cimino_e_Valmontone

[Scheda di Luciano Osbat – Cersal]