Preti, Mattia – Pittore (Taverna, Catanzaro, 24 feb. 1613 – La Valletta, 1699).

Nacque da Cesare Preti e da Innocenza Schipani e fu battezzato il 26 feb. 1613 nella parrocchia di S. Martino; poco si conosce riguardo la giovinezza e la prima formazione, ma le fonti sembrano suggerire una predisposizione per la carriera militare. Nei primi anni Trenta del 1600, forse dopo un breve soggiorno napoletano, si trasferì a Roma; nel 1636 risulta residente nella parrocchia di S. Biagio a Montecitorio. Il fratello Gregorio, già residente a Roma e attivo come pittore, lo istruì nell’arte della pittura e lo introdusse nell’ambiente romano; contemporaneamente Mattia studiò i testi pittorici degli artisti attivi a Roma e, tra il 1630 e il 1640, compì numerosi viaggi di studio in Italia settentrionale, in Spa­gna e in Germania.

A Roma suoi primi protettori furono Giulio Rospigliosi, donna Olimpia Aldobrandini, e lo stesso Urbano VIII. Dal 1645 trasferì la sua abitazione e lo studio in piazza di Spagna; il 9 ag. 1650 fu accolto tra i Virtuosi al Pantheon; nel 1653 risulta iscritto all’Accademia di San Luca; nel 1659 fu insignito del Cavalierato di Grazia dell’Ordine di Malta. Tra le opere eseguite per la provincia laziale si ricordano: nel 1650 il Gonfalone di san Martino per la chiesa abbaziale di S. Martino al Cimino, commissionato dalla famiglia Pamphili; la tela con San Giovanni Crisostomo del 1650 nell’abbazia di S. Paolo ad Albano Laziale; la decorazione della Stanza dell’Aria in palazzo Pamphili a Valmontone del 1660-1661, commissionata da Camillo Pamphili.

BIBL. – Chimirri – Frangipane 1914; Frangipane 1929b; Frangipane 1957; Refice Taschetta 1959; Corace 1989; Tassoni 1989; Spike 1998; Ceraudo et al. 1999; Spike 1999; Spike 2004.

[Scheda di Francesca Mangiola – Ansl]