Scoppola, Carlo Alberto e Scoppola, Pio – Militari, Professionisti (Viterbo, Secc. XIX-XX)

Figli di Ippolito e di Mirra Neri, erano nati a Viterbo a distanza di sette anni: Carlo nel 1883 (a Viterbo) e Pio nel 1890 (a San Martino). Nella loro famiglia lo Stato delle anime di Santa Maria Nuova del 1891 annoverava anche Anna, Giuseppe, Margherita. Il padre Ippolito era qualificato come computista (in altro documento ragioniere) e nel 1895 risultava essere il direttore della Banca cooperativa popolare di Viterbo della quale era presidente Francesco Gentili Lenzi. Aveva abitato prima nella parrocchia di Santa Maria in Poggio in casa vicina a quella del fratello Salvatore che si era sposato con Aurelia Laurenti e che aveva avuto i figli Guido (1882), Maria (1884 e poi 1886) ed Enrico (1887). Salvatore era medico e, alla data del 1895, risultava tra i medici chirurghi che esercitavano a Viterbo. I due fratelli Ippolito e Salvatore (figli di Salvatore) si sposteranno di abitazione dentro Viterbo (saranno sia nella parrocchia di S. Sisto che in quella di San Giovanni in Zoccoli oltre che a S. Maria Nuova e a S. Maria in Poggio) e tra Viterbo e San Martino dove erano già presenti altri Scoppola e tra questi i figli di Beniamino del fu Girolamo (nato nel 1789) come Giuseppe (nato nel 1815) e Paolo (nato nel 1818). Alla data del 1895 gli Scoppola sono qualificati a Viterbo anche come mercanti all’ingrosso di granaglie e farine.  Carlo Alberto è probabile che abbia frequentato l’Accademia navale di Livorno perché durante la Prima guerra mondiale appare già con il grado di Capitano di fregata. Il fratello Pio invece sarà ufficiale di complemento nel reparto della 261 Compagnia mitraglieri. Sono stati tutti due decorati con due medaglie d’argento ciascuno al valor militare (e Carlo Alberto anche con una medaglia di bronzo); Carlo Alberto per azioni compiute nel 1916 e nel 1918 (in quest’anno nell’Alto Adriatico e aprendo la strada per l’arrivo delle navi italiane a Trieste). Pio operando invece nell’estate del 1915 sul Col di Lana e nell’estate del 1917 a Quota 130 sul Carso.

Entrambe si sposeranno a guerra terminata: Pio sposa nel 1920 Lina Jacopini. Carlo Alberto sposa la romana Anna Patriarca nel 1923: tra i figli di Carlo Alberto e Anna ci saranno Ippolito, Giovanni, Luigi e Pietro, nato nel 1926, tra i maggiori storici del movimento cattolico in Italia, professore di Storia contemporanea all’Università di Roma, senatore (1983-1887) e presidente dell’Istituto Luigi Sturzo, morto nel 2007. Pio Scoppola aveva fatto parte nel 1923 della Giunta comunale di Viterbo guidata da Antonio Maturi, dopo l’affermazione dei fascisti in Città e le elezioni che si erano svolte nella primavera di quell’anno.

BIBL. e FONTI – Cedido – Viterbo, Registri sacramentali delle parrocchie di S. Maria in Poggio, Santa Maria Nuova, passim; Serie “Matrimonialia”, anni 1920, 1923. V. Ansalone, Gloriosa Viterbo. I decorati al Valor Militare della Prima guerra mondiale nati nella Provincia, Viterbo, Agnesotti, 2006, pp. 242-243; Guida Monaci 1895. Guida commerciale di Roma e Provincia, Anno XXV (1895), pp. 1006-1008; DBI, vol. 91, voce “Scoppola Pietro” di Agostino Giovagnoli; M.C. Bernardini, La classe dirigente negli anni del fascismo. Il caso viterbese, Viterbo 2008, p. 91.

[Scheda di Luciano Osbat – Cersal]