Velianas, Thefarie – Politico (sec. VI a. C.).

Questo personaggio è noto grazie ad una preziosa scoperta epigrafica (le laminette di Pyrgi), che riguar­da la dedica di un santuario, e forse anche di un simulacro, alla dea fenicia Uni-Astarte. Circostanza assai interessante è che ad effettuare questa offerta è una persona di alto rango, designata con il termine riservato alle massime magistrature etrusche, V., che verosimilmente intendeva esaudire una volontà manifestata dalla stessa dea, o assolvere un voto a seguito di un non precisato beneficio. Le laminette di Pyrgi sono pregiate non solo per il materiale con cui sono state realizzate – una sottile lamina d’oro – ma soprattutto perché contengono un testo bilingue: etrusco e fenicio-punico.

Importanti da un punto di vista linguistico, sono anche un notevole documento storico, perché testimoniano la vitalità dei rapporti commerciali, culturali e religiosi tra il mondo etrusco e la civiltà fenicio-punica, intorno alla fine del sec. VI a. C., epoca a cui esse risalgono. Pyrgi, porto etrusco sulla costa tirrenica, costituiva il naturale sbocco al mare della città di Caere (oggi Cerveteri); la sua particolare posizione, quindi, conferma il ruolo di transito e crocevia economico e culturale, che si deduce dalla testimonianza delle lamine. Come porto di mare, Pyrgi era perfettamente idonea ad ospitare santuari di culto straniero, proprio perché stranieri dovevano frequentarla, tutelati probabilmente da accordi diplomatici tra i diversi paesi d’origine.

BIBL. – Pallottino 1990, pp. 188, 318, 445-446.

[Scheda di Andrea Maurizio Martolini – Insr]